PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – Aveva le arterie polmonari di entrambi i polmoni occluse ed è stato curato dai cardiologi interventisti con la procedura di emodinamica che solitamente viene utilizzata nei pazienti con infarto al miocardio.
E’ accaduto all'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri: l’intervento è stato eseguito dall’equipe diretta dalla dottoressa Tania Chechi, su un paziente di 56 anni che non poteva essere curato con la trombolisi.
I cardiologi hanno quindi raggiunto per “via percutanea”, introducendo un catetere nel vaso sanguigno, i trombi da frantumare a livello polmonare. E’ stato un intervento “salvavita”.
Il paziente era giunto in stato di shock al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio dove i sanitari avevano eseguito la angio Tc che confermava la diagnosi di embolia polmonare massiva.
Giudicato ad alto rischio, è stato successivamente trasferito dell’ospedale Santa Maria Annunziata nella sala di Emodinamica.
“Lì abbiamo eseguito la trombectomia percutanea con Angiojet che ha consentito di rimuovere il materiale trombotico che ostruiva le arterie in entrambi i polmoni – racconta la dottoressa Chechi, direttore di cardiologia interventistica che ha eseguito l’intervento insieme al collega dottor Pietro Martinucci – Ora il paziente è ricoverato in area medica, sempre dell’Osma: le sue condizioni cliniche sono stabili, il miglioramento clinico è stato progressivo e sarà dimesso dall’ospedale a breve".
La dottoressa Chechi spiega che "l’embolia polmonare e l’occlusione delle arterie è una delle più importanti cause di morte per malattie cardiovascolari, soprattutto se il paziente si presenta in shock o ipoteso".
Solitamente questi pazienti vengono trattati con la trombolisi sistemica ma, spesso, esistono controindicazioni a questa terapia per il rischio di emorragia.
La trombectomia meccanica percutanea rappresenta quindi una valida alternativa alla trombolisi: permette di frantumare e rimuovere il trombo con esiti positivi per il paziente. Con questa procedura è stata curata un’altra giovane paziente di 30 anni.
Con la riorganizzazione della rete dei servizi di cardiologia interventistica per il percorso di angioplastica primaria l’ospedale Santa Maria Annunziata e Careggi rappresentano i due centri operativi (sono stai disattivati i centri di emodinamica all’Ospedale Santa Maria Nuova e San Giovanni di Dio) dell’ area fiorentina.
"Nella riorganizzazione della rete ospedaliera – ha detto il dottor Giancarlo Landini, coordinatore dipartimenti Medici della Azienda Usl Toscana Centro – il polo ospedaliero di Ponte a Niccheri sarà il punto di riferimento per le metodiche interventistiche nel trattamento della embolia polmonare".
di Redazione
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