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venerdì 19 Aprile 2024
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    Un amico a quattrozampe per i detenuti di Solliccianino e il lavoro di Elisa

    Il progetto di pet therapy ha avuto un gran successo (come raccontano tanti biglietti) e ora cerca contributi

    CHIESANUOVA (SAN CASCIANO) – È stato Apus, un flat coated retriever di cinque anni, il tramite con la vita dietro le sbarre.

    “Mi Fido di te” è il progetto, cominciato lo scorso luglio, con la volontà di portare in carcere un nuovo strumento utile allo sviluppo di competenze personali e di competenze sociali attraverso la collaborazione degli amici a quattro zampe.

    Sviluppato dall’associazione cinofila Mugello e Firenze Il Segno di Fido e destinato ai detenuti della casa circondariale Mario Gozzini di Firenze (Solliccianino), questo laboratorio esperienziale è stato realizzato dalle mugellane Marta Bottali, educatrice cinofila, e Irene Pallini, psicologa, e dalla chiantigiana Elisa Pucci, coadiutrice di Pet Therapy.

    Le attività hanno offerto ai detenuti del carcere la possibilità di acquisire nuove conoscenze in campo cinofilo e culturale, supportate appunto dalla presenza di Apus, partner di Elisa nelle attività assistite con animali. Apus, durante le attività, ha aumentato la motivazione e la concentrazione, aiutato ad acquisire conoscenze e competenze utili per stabilire una corretta relazione con l’animale basata sul rispetto reciproco, sull’empatia, sulla comunicazione e la responsabilità: imparare a rispettare un altro essere vivente, a capirne i bisogni, le intenzioni e gli stati emotivi in assenza di parole, rispettarne le diversità fisiche, comportamentali e personologiche è alla base di un corretto e positivo percorso di crescita personale.

    A parlare del progetto è proprio Elisa, di Chiesanuova: “Sono una conduttrice di cani da pet therapy e collaboro con Il segno di Fido in vari progetti. Lavoriamo soprattutto con i bambini, in special modo con la disabilità. Facciamo educazione al buon approccio al cane nelle scuole e abbiamo presentato progetti nel comune di Firenze. Da luglio abbiamo avviato questo progetto a Solliccianino, per ora come volontariato ma, dato che è stato recepito molto bene dai detenuti, come si può leggere dai loro scritti (nelle foto), abbiamo deciso di ampliarlo se troviamo i fondi, tanto che abbiamo già fatto richieste di sostegno ad alcune banche. In attesa di risposte, abbiamo fatto partire sul sito delle donazioni una raccolta”.

    “Siamo molto fiere – conclude Elisa – e contente del progetto, per noi fonte di grandi soddisfazioni e di crescita personale nel rapporto con i ragazzi del carcere che ci hanno ricambiato con tanto interesse e voglia di imparare”.

    La finalità del progetto è quella di aumentare le conoscenze dei partecipanti sul cane, i suoi comportamenti, la comunicazione, l’apprendimento, al fine di incrementarne le competenze, aumentarne la self-efficacy e la concentrazione; stimolare l’attenzione alla cura, all’igiene e alla gestione dell’altro e di se stesso; aumentare le capacità empatiche e il senso del rispetto verso l’altro diverso da noi.

    Il corso proposto ad inizio luglio ai detenuti ha visto una grande partecipazione, tanto da richiedere l’avvio di un secondo turno, che ha già preso il via lo scorso 24 agosto. Sono quindi 21 i detenuti che hanno potuto usufruire del progetto di volontariato, e che hanno fatto già richiesta per poter fare un secondo livello nel periodo invernale.

    Per contribuire alla realizzazione del secondo livello, l’associazione Il Segno di Fido ha aperto un fondo per le donazioni, a cui è possibile partecipare andando sul sito buonacausa.org, all’indirizzo http://buonacausa.org/cause/mi-fido-di-te.

     

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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