spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Sergio Forconi, 50 anni di carriera: la magia di una serata indimenticabile a Grassina

    Oltre mille persone venute per celebrarlo: segno distintivo di questo attore speciale, la semplicità

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – A luci spente, prima che il sipario si apra, l’audio riproduce la voce di un uomo che estrae a sorte dei numeri della tombola.

     

    L’inconfondibile passaggio del film “Berlinguer ti voglio bene” fa da apripista a questa serata dedicata a lui, attore di successo e grassinese amato da tanti, che venerdì 25 novembre ha voluto festeggiare i suoi “primi” 50 anni di carriera proprio là dove tutto è cominciato.

     

    Sergio Forconi appare così sopra il teatro della casa del popolo di Grassina arredato con oggetti emblematici del suo percorso, un tavolo con tovaglia a quadri, un fiasco di vino, una camicia da contadino, L’Unità e un quadro di girasoli ("Il Ciclone").

     

    Sorridente, naturale come lo si può incontrare al bar, davanti ad una platea stracolma di persone venute appositamente per lui. Oltre mille.

     

    Non solo compaesani però ad omaggiarlo: oltre ai tanti colleghi di teatro anche alcune cariche pubbliche istituzionali che gli hanno riconosciuto il merito di aver valorizzato la fiorentinità nel mondo. Tra questi il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani e la presidente della commissione culturale di Palazzo Vecchio Federica Giuliani, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, il suo predecessore Luciano Bartolini.

     

    Lo spettacolo è stato condotto da Alessandro Masti che rompe il ghiaccio chiedendogli di raccontare del suo esordio proprio al circolo del paese: “Anche stasera a trovarmi su questo palco, con tutta questa gente davanti mi prende un groppo alla gola” esordisce Sergio che poi comincia a raccontare quando era giovane e non avrebbe mai pensato di salire su di un palco.

     

    “Da quel giorno poi è scattato qualcosa e non ho più smesso di recitare” continua “Tante cose facevo in quegli anni, l’unica cosa che non mi è riuscita di fare sono i soldi”.

     

    Sulla regia di Alessandro Sarti, tra battute di cabaret con gli ospiti intervenuti, la serata è andata avanti presentando una carrellata di spezzoni  video montati da Piero Torricelli su quella che è stata la sua carriera. Con i cortometraggi, lungometraggi indipendenti, fiction e tanto cinema con grandi attori del panorama italiano.

     

    Un lavoro straordinario, in cui Sergio ha dimostrato la sua versatilità  in ruoli drammatici quanto comici, dando sempre il meglio di sé sia nelle produzioni più piccole che in quelle già famose. Solo alcuni nomi con cui Sergio è stato fianco a fianco: Roberto Benigni, Francesco Nuti, Carlo Monni, Nino Manfredi.

     

    “Con lui ci si capisce al volo, a volte si può anche andare a braccio tanta è ormai la conoscenza che abbiamo” raccontano di lui il collega Raul Mugnaini e Giovanni Lepri.

     

    “Per me è un idolo” dice Alessandro Paci scherzando ma non troppo “La sua famiglia, la moglie Graziella e le figlie a cui si è sempre dimostrato legatissimo. E poi cinquant’anni di carriera sempre con la stessa semplicità, fantastico".

     

    Ed è stata proprio questa semplicità che lo ha reso tanto amato dai suoi compaesani: “E con piacere ed onore che consegno le chiavi del Comune a quest’uomo” ha detto il sindaco Francesco Casini in veste ufficiale.

     

    “Quando dovevamo inaugurare qualcosa chiamavamo sempre Sergio“ ha ribattuto l’ex sindaco Luciano Bartolini, chiamato sul palco soprattutto in veste di amico “anche se preferiva inaugurare quelle di Grassina” ha aggiunto ironizzando sullo storico antagonismo paesano.

     

    Anche le associazioni quali il CAT con il presidente Daniele Locardi, il Palio delle Contrade Gioco della Stella con Alessandro Calvelli ed il Centro Commerciale Naturale Grassina e le sue Botteghe hanno voluto consegnargli dei riconoscimenti.

     

    E poi anche dei videomessaggi di chi alla serata non ha potuto partecipare, Leonardo Pieraccioni: “Cinquant’anni Sergio, cosa ti sei inventato per non stare a rigovernare a casa. Ecco, ora però stai un po' a casa tua” lo ha salutato così.

     

    E Alessandro Benvenuti che si congratula dicendo che “come  te ormai non li fanno più”.

     

    Mezzo secolo dedicato al teatro, per una passione nata quasi per caso, dimostratasi poi determinante per la vita di Sergio Forconi. Che però non lo ha cambiato nella sua persona

     

    “Complimenti caro Sergio” gli dice anche la moglie Graziella “Un babbo migliore di te non si poteva avere” le fanno eco le figlie Stefania e Susanna.

     

    Ospiti della serata, con la vendita di alcuni gadget, è stata anche la compagnia dei Grulli che sostiene l’associazione onlus Nicco Fans Club a favore dell’ospedale Meye,r per la quale Sergio si è mosso vestendo i panni di un Babbo Natale che consegna i regali nei reparti dei bambini malati.

     

    “Ho conosciuto questa associazione, il loro impegno e la loro serietà e mi fa piacere sostenerla. Quando sono uscito da quei reparti mi sono sentito davvero un altro” ci tiene a raccontare e sfuma il delicato argomento cantando insieme ai membri di questa associazione una canzone indossando la parrucca colorata, loro riconoscimento. Sergio è anche questo.

     

    Nonostante l’ora tarda tante sono state le persone rimaste fino alla fine per salutare l’uomo oltre che l’attore, che ha ringraziato tutti così: “Questi sono i primi cinquant’anni, per i secondi ci si sta organizzando. I capelli sono bianchi solo perché… me li tingo e non perché sono vecchio”.

     

    Auguri Sergio, di cuore. Anche da parte di tutta la redazione del Gazzettino del Chianti.

    di Silvia Rabatti

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...