GREVE IN CHIANTI – "Bilancio, polizia municipale e trasporti: per i consiglieri e assessori del Partito democratico di Greve in Chianti sono un dettaglio inutile".
Lo dice il Centrosinistra per Greve, che poi argomenta così la sua presa di posizione: "Mentre in tutta Italia si commentano esiti ed effetti di un referendum dal risultato che fa rumore, e al quale abbiamo contribuito con le altre forze del No, restiamo nell'ambito dell'amministrazione locale grevigiana per stigmatizzare quanto abbiamo purtroppo avuto modo di vivere come ulteriore dimostrazione degli effetti del modo di fare politica che alberga nel Pd grevigiano".
"Mercoledì 30 novembre – spiegano – era convocato il consiglio comunale grevigiano per le 17.30, con temi delicati per esplicita dichiarazione del sindaco nei contatti tra capigruppo, primo fra tutti una urgente variazione di bilancio, che aveva proprio nel giorno 30 novembre l'ultimo giorno utile per l'approvazione. Assieme vi erano altre questioni importanti: l’affidamento del servizio di tesoreria; l’assegnazione di fondi per il passaggio al corpo unico di polizia municipale con l’Unione del Chianti Fiorentino; il regolamento sugli spazi di affissione commerciale; una analisi degli effetti dell’azzeramento della gara sul trasporto pubblico.
Ebbene, alle 18 erano assenti metà dei componenti della maggioranza (tra i quali ben due assessori)".
"Il consiglio – rilanciano – ha potuto tenersi , con il raggiungimento del numero legale, solo grazie ai consiglieri di opposizione, che leali al compito loro assegnato dai cittadini , erano presenti sui banchi. E peraltro, nel corso della seduta, richiamati d'urgenza, della maggioranza si sono aggiunti solo un assessore e due consiglieri".
"Possiamo capire – commentano sibillini – che tra alcuni assessori e alcuni consiglieri alberghi la stessa convinzione che viene percepita vedendo la loro partecipazione ai lavori consiliari, ovvero di essere nei fatti superflui, non indispensabili, visto il voto a comando che è spesso l'unica azione da loro espressa in ogni seduta; ma sinora non si era mai arrivati al grottesco: assessori e consiglieri che considerassero più importante una manifestazione collaterale (forse al referendum?) disertando quella aula dove dovrebbe svolgersi la loro primaria (elettiva) funzione politica ed amministrativa".
"Quale è il loro rispetto per i loro elettori? – chiedono dal Centrosinistra per Greve – Si attendevano per caso che fossero i consiglieri di opposizione ad approvare le scelte di bilancio della giunta? Forse il sindaco potrà sensibilizzare la propria maggioranza ad una maggiore disciplina".
"Dubitiamo – concludono – che possa però riuscire nell’imprimere in loro un maggiore rispetto per gli elettori e per le istituzioni, anche se lo schiaffo referendario potrebbe fare miracoli. Intanto se volesse provarci, potrebbe intanto cambiare atteggiamento sulle ormai cronicizzate assenze del consigliere di Forza Italia, vera primula rossa del consiglio".
di Redazione
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