spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 29 Marzo 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Sanremo 2017: “Ha vinto la canzone che impersona il taglio dato da Carlo Conti”

    Il "sanremologo" Francesco Nidiaci commenta con Il Gazzettino gli esiti dell'edizione 2017: "Da 8 in pagella"

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Giornalista (di Radio Rosa e Tvr Teleitalia 7 Gold), grande appassionato ed esperto di musica, più volte ha seguito "live" il Festival.

     

    Parlare con Francesco Nidiaci, tavarnuzzino doc, dell'edizione 2017 del Festival di Sanremo e del suo esito finale è quindi quanto mai utile: lui quest'anno l'ha guardato da casa e, come spesso capita, magari è riuscito a cogliere anche qualche sfumatura in più rispetto al viverlo sul posto. Dove si è travolti da impegni e dirette.

     

    FRANCESCO NIDIACI – Durante una delle "sue" edizioni sanremesi

     

    Partiamo dalla domanda più classica, dal trionfo di Francesco Gabbani con Occidentali's Karma. Ha vinto la canzone migliore?

    "Ha vinto la canzone che, in questo periodo storico e in questa impronta che Conti ha voluto dare al Festival, è la piu completa. Scenografia e colori  che catturano l'attenzione dei bambini, sonorità che piace ai giovani, il balletto ricorda vagamente Cochi e Renato a Canzonissima, la melodia si fischietta da subito. Brano che suona benissimo nelle radio, e un testo tutt'altro che banale: Quando la vita si distrae cadono gli uomini, la scimmia si rialza. L'intelligenza è demodè. Tutti tuttologi col web, l'evoluzione inciampa".

     

    Quale era il suo podio ideale?

    "E' il podio che, come detto, rispecchia il taglio che ha voluto dare Conti a questo Festival. In virtù della partecipazione da parte del vincitore all'Eurovision Song Contest, mi avrebbe fatto piacere vedere Fiorella Mannoia a Kiev per rappresentare l'Italia. La sua performance all'Ariston, con una luce su di lei che interpretando riempiva la scena, sarà una delle più belle emozioni da ricordare di questo Festival. Ma vedere un ragazzo, un artista che lo scorso anno per un errore di votazione rischiò di non accedere alla finale dei giovani (per poi vincere la categoria con il brano "Amen"), fa sicuramente piacere".

     

    IN TV – Nidiaci è voce radiofonica e volto televisivo

     

    C'è qualcuno che è stato penalizzato e qualcuno che, invece, è stato posizionato troppo in alto in classifica secondo lei?

    "Avrebbe meritato di piu il ritorno di Paola Turci, il graffiante Fabrizio Moro, il "subsonico"  Samuel e l'intereressante nuovo linguaggio musicale del nostro Marco Masini. Una menzione a parte per la romanza di Al Bano: commovente la sua caparbietà e il suo mettersi di nuovo in gioco dopo i gravi problemi di salute. Il canto del cigno merita grande rispetto".

     

    Sorprese in positivo? E in negativo?

    "Per questo Festival, anzi per le finalità che si era prefisso Carlo Conti, ovvero di far trasmettere i brani nelle radio, è stato perfetto cosi. Dipende sempre, e mi ripeto, da quale chiave di lettura si dà a questo Festival. E mi spiego con un esempio "giocoso": con questo cast se fosse stato Fabio Fazio il direttore artistico avrebbero trionfato Moro, Ron e Bianca Atzei. Con Bonolis o Morandi la Mannoia, Turci e Sylvestre, con Pippo Baudo, D'Alessio, Al Bano e Elodie (e avrebbe detto in futuro "l'ho inventata io"). Nei Giovani mi sarebbe piaciuto veder primeggiare su tutti Universo di Francesco Guasti e almeno sul podio l'eclettico Tommaso Pini, ma rischierei di risultare di parte perchè son tutti e due toscani (ma con due ottime canzoni). Positiva l'accoppiata Conti-De Filippi. Lui veloce spigliato e padrone di casa, lei con i suoi tempi da "C'è Posta per te". Negativa la polemica sui compensi per il direttore artistico: son cifre che fanno rabbrividire, ma il mondo dello spettacolo è così, secondo solo ai compensi dei calciatori".

     

    Che valutazione dà in generale del Festival 2017?

    "Voto 8.  E' questo il vero Festival di Carlo Conti, il terzo da direttore artistico, il più completo per musica e spettacolo, dei tre. Ed essendo tre il numero perfetto, gli do 9 per la scelta di rinunciare al Sanremo 2018"

     

    Come si augura invece quella del 2018? Dovesse indicare la conduzione ideale lei chi sceglierebbe?

    "Lo scorso anno ebbi il grande piacere di intervistare per Radio Rosa proprio a Sanremo Enrico Ruggeri: gli chiesi, sul finire della lunga chiacchierata, se gli proponessero di organizzare un Sanremo come potrebbe essere. Risposta chiara, precisa ed esaustiva su cast e conduzione: se lo scegliessero sarebbe un'altra impronta vincente del camaleontico Festival della canzone italiana".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...