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mercoledì 24 Aprile 2024
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    Tirò fuori una ragazza da un’auto incendiata: gli Emirati Arabi celebrano Moussa Faye

    L'incredibile storia del senegalese che lavora nelle vigne di Antinori. Che nel 2008 si gettò in mezzo alle fiamme

    SAN CASCIANO – La storia di Moussa Faye, senegalese che da anni lavora nelle vigne di Antinori, è una di quelle che sono incredibili anche solo da pensare.

     

    Ragazzo serio, lavoratore, in gamba, amatissimo dalla comunità in cui vive. Tanto che quando finalmente riuscì a far venire in Italia la sua Khady tutta Mercatale si riunì per fare festa.

     

    # ARTICOLO / Salvò una ragazza dall'auto in fiamme: la festa di Mercatale per Moussa Faye

     

    La sua storia "pubblica" è iniziata quasi dieci anni fa, il 20 giugno del 2008. Stava lavorando negli oliveti lungo via Santa Maria a Macerata, nelle colline fra Montefiridolfi e Tignanello.

     

    A un tratto una Fiat Panda guidata da una ragazza finì fuori strada. Prendendo fuoco. Moussa non ci pensò su: si precipitò, la tirò fuori dalle lamiere. Le salvò la vita.

     

    Per questo il 7 maggio 2011 nel Teatro Niccolini di San Casciano l’allora prefetto Paolo Padoin, assieme al sindaco Massimiliano Pescini, conferì a Moussa Faye la medaglia di bronzo al merito civile.

     

    Una storia, quella di Moussa, che anche grazie al Gazzettino del Chianti ha volato lontano. Sorvolando Paesi, mari e monti. Arrivando fino agli Emirati Arabi.

     

    FOTO DI GRUPPO – Negli Emirati Arabi Uniti

     

    E qui inizia l'ultimo capitolo, il più surreale, che ci vede anche involontari… spettatori. Alcune settimane fa arriva un messaggio sulla pagina Facebook del nostro giornale. Scritto dal ministro degli esteri degli Emirati Arabi in persona.

     

    Ci racconta, in un italiano molto stentato, che ha letto la storia di Moussa sul giornale. E che il suo Paese vorrebbe premiarlo. Facciamo una rapida ricerca su Google, non troviamo riscontri al nome. Pensiamo si tratti di una delle solite "catene di Sant'Antonio".

     

    Invece… . Lo stesso messaggio arriva anche da Antinori. Anche loro pensano a uno scherzo. Invece, alla fine, era tutto vero.

     

    "Nei giorni scorsi – è Moussa a parlare – sono volato ad Abu Dhabi, dove mi hanno consegnato un riconoscimento per quell'episodio".

     

    E', giustamente, motivo di grande orgoglio: "Anche perché – ci dice Moussa salutandoci – c'erano anche i ministri dell'interno di Italia, Senegal, Francia, Spagna, Marocco. C'era un'altra ragazza italiana che ha rappresentato l'Italia…".

     

    "Chi salva una vita salva il mondo intero" recita il Talmud. Moussa Faye, con la sua semplicità, ci ricorda quanto sia bello essere umani.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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