SAN CASCIANO – Per una volta possiamo scrivere che il tentativo di mettere a frutto il colpo in appartamento nella zona centrale di San Casciano non è andato a buon fine per i ladri. O, per essere più precisi, per la ladra.
A sventare il colpo un giovane che, intorno alle 18 di martedì 21 febbraio ha notato una signora che si era introdotta all’interno di un cancello: l’uomo conoscendo bene chi vi abitava, ha chiesto che cosa stesse facendo in quella proprietà privata.
La donna con evidente imbarazzo ha detto di essersi confusa, di essere andata lì per sbaglio. Nel frattempo è arrivato anche il proprietario dell’abitazione che, non conoscendo la donna e non credendo che fosse capitata lì per caso, ha cercato di trattenerla, invitando il conoscente a chiamare i carabinieri.
Questo ha infastidito la signora che ha cominciato a inveire contro l’uomo. Nel frattempo è arrivato anche un giovane di circa venticinque anni, anche lui un complice, mentre un’altra donna (probabilmente il “palo”), che aveva assistito alla scena, è andata di corsa verso il parcheggio in piazza Aldo Moro, di fronte a piazza Zannoni.
La donna sempre più nervosa e minacciosa, a un certo punto è riuscita a divincolarsi e scappare insieme all’altro giovane lungo la via Cassia per Firenze, dove ad attenderli con gli sportelli aperti c’era… il “palo”. Ovvero la donna che nel frattempo era andato a prendere l’auto visto la mala parata.
Purtroppo, nonostante il tentativo di inseguire i due, questi sono riusciti a salire sulla macchina che si è allontanata a forte velocità in direzione Firenze.
Dopo pochi attimi sono arrivati anche i carabinieri della Stazione di San Casciano, che hanno cercato più indizi possibili per arrivare a chi aveva tentato di mettere a segno il colpo nell’appartamento.
Le indagini sono in corso e, come emerso da altre testimonianze, non è da escludere che presto i tre possano essere identificati.
Gli uomini dell’Arma lanciano un nuovo appello a chiunque noti persone sospette intorno alle abitazioni, di chiamare subito lo 055 820 031 oppure il 112. E, quando è possibile, annotare o fotografare le targhe di auto sospette. La collaborazione dei cittadini con l’Arma è molto importante.
di Antonio Taddei
© RIPRODUZIONE RISERVATA