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sabato 20 Aprile 2024
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    Sospiro di sollievo: dopo 72 ore Marco è stato ritrovato. A Taranto

    La svolta è stata la scoperta di un nuovo cellulare che il ragazzo aveva acquistato in precedenza

    FIRENZE-SCANDICCI – La notizia è quella che tantissimi avrebbero voluto leggere: nel primo pomeriggio di oggi, domenica 26 febbraio, dopo 72 ore di angoscia per i familiari e preoccupazione per gli investigatori finalmente, arriva il lieto fine per quella che era iniziata come una storia che aveva destato qualche preoccupazione.

     

    I carabinieri della Compagnia di Firenze Oltrarno, con la fondamentale collaborazione di quella dell'Arma di Taranto, hanno infatti rintracciato nel centro della città ionica Marco Paluffi, il 16enne di cui si erano perse le tracce pochi giorni fa.

     

    La svolta nelle attività di indagine e ricerca è arrivata poco fa quando i militari della stazione di Legnaia hanno riscontrato, monitorando l'account google del giovane che questi, già dallo scorso 14 febbraio (mentre era a casa assente da scuola perché malato), aveva acquistato ed associato allo stesso account un altro dispositivo mobile oltre a quello di cui già si sapeva, e che i genitori e gli inquirenti credevano fino ad oggi fosse l'unico in suo possesso e che dalle 15 del 24 febbraio era disattivato.

     

    Proprio facendo la localizzazione di questo apparecchio, finora sconosciuto, i carabinieri fiorentini sono riusciti ad appurare che il segnale (e quindi presumibilmente anche il ragazzo) proveniva da Taranto, in via Anfiteatro.

     

    Immediatamente gli uomini dell'Arma di Firenze si sono messi in contatto con quelli della Compagnia di Taranto che, in pochi minuti, hanno raggiunto via Anfiteatro e trovato il ragazzo.

     

    Lo hanno trovato in buona salute e condotto presso la caserma pugliese per il successivo affidamento ai genitori, nel frattempo avvisati, e che stanno raggiungendo il capoluogo jonico.
     

     

    Marco Paluffi, 16 anni, dalla mattina di venerdì 24 febbraio aveva fatto perdere le proprie tracce.

     

    Il primo sospiro di sollievo quando il ragazzo era stato visto ad Arezzo: un barbiere della stazione ferroviaria aretina gli aveva tagliato i capelli sabato 25 febbraio. 

     

    Marco aveva richiesto anche un taglio particolare, con una tintura biondo platino: il barbiere gli aveva pure fatto una foto per tenere nel suo catalogo.

     

    Poi, quando era tornato a casa, aveva capito che era il ragazzo scomparso, ed aveva avvisato subito le forze dell'ordine. Fornendo anche la foto.

     

    Dalle prime ore dell'alba erano ripartite quindi le ricerche, con i cani molecolari, partendo proprio dal negozio del barbiere. Fino alla svolta subito dopo l'ora di pranzo. E il lieto fine.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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