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giovedì 28 Marzo 2024
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    La conferma dell’esperto: “Sì, quegli alpaca sono stati uccisi in un attacco di lupi”

    Anche Il Gazzettino del Chianti presente al sopralluogo del dottor Duccio Berzi: "Non escludiamo che tentino di nuovo"

    TIGNANO (BARBERINO VAL D'ELSA) –  Nella tenuta della “Valle degli Alpaca”,  tra Tignano e Barberino Val d’Elsa, in aiuto dei titolari dell’azienda agricola di Antonella Gistri (dove lavora l’intera famiglia accudendo tanti animali), che hanno ritrovato uccisi alcuni dei loro bellissimi alpaca, è arrivato il dottor Duccio Berzi.

     

    Membro dell’associazione Canislupos Italia, è uno dei più importanti studiosi dei lupi in Italia. Era coadiuvato da un altro esperto, il chiantigiano Tommaso Nuti.

     

    Sono stati loro a fugare ognin dubbio: gli alpaca ritrovati cadavere nei giorni scorsi (due alpaca adulte gravide e tre cuccioli, di uno di questi solo pochissimi resti) sono stati uccisi dai lupi.

     

    # ARTICOLO / Alpaca uccisi nella valle fra Tignano e Barberino: potrebbe essere stato attacco di lupi

     

    Gli alpaca sono una specie domestica di camelidi da cui, con la loro lana pregiata, si ricavano caldi cappelli, sciarpe, stole e tanti altri eleganti abiti creati esclusivamente a mano come si lavorava una volta.

     

    LE IMPRONTE – Dei lupi

     

    Così anche Il Gazzettino del Chianti, assieme alla signora Antonella e Carolina e al nipote undicenne Riccardo, che ha “tallonato” il dottor Berzi con tante domande, ha fatto un sopralluogo intorno alla tenuta e lungo la recinzione.

     

    Sul terreno sono state rinvenute impronte sicuramente di lupi, sebbene Berzi abbia evidenziato che sono simili a quelli di cane. Ma in questo caso, essendo in una recinzione, non possono essere passati cani estranei, quindi la deduzione è che le impronte siano di lupi.

     

    Per immortalarli, in caso tornassero, sono state poste alcune foto trappola a infrarossi. Gli alpaca per il momento la sera vengono sistemati in una stalla, così come le pecore, i montoni e i vitellini, mentre di giorno non si allontanano più di tanto dall’abitazione.

     

    Sono animali docili e indifesi, dunque facili prede: "Alcune settimane fa – racconta Carolina – era sparito un agnellino, pensavamo che potesse essere opera di una volpe, ma probabilmente era stato il lupo, tanto che poi è tornato".

     

    GLI ALPACA – Dolcissimi

     

    Berzi ha consigliato di rinforzare la recinzione anche con cavi elettrici. Visti i costi per coprire l’area di nove ettari inoltrando una richiesta per avere dei contributi.

     

    "Non possiamo escludere che i lupi tentino di fare un altro attacco" ha poi ammonito Berzi, garantendo la sua disponibilità a seguire la vicenda.

     

    “La Valle degli Alpaca” ci riporta indietro nel tempo, riscoprendo gli animali, il lavoro dell’uomo a contatto con questi e tutto il gran daffare che serve per accudirli.

     

    Riscoprendo anche antichi lavori che venivano eseguiti nella campagna del Chianti, a partire anche dalla formazione di grandi nuclei familiari: qui sono in undici in casa, e abbiamo scoperto una cosa che sicuramente è unica.

     

    Il nipote Riccardo alcune volte, la mattina prima di andare a scuola, si sveglia alle 6 per andare insieme alla famiglia ad accudire gli animali, poi fa colazione e zaino in spalla prende il pulmino.

     

    "Sia chiaro – ci dice Carolina sorridendo – anche lui come gli altri ragazzini della sua età ama giocare".

     

    Ma questo problema dei lupi vi preoccupa? "Direi una bugia se dicessi di no – risponde sincera – anche perché ci ha procurato  un grosso danno economico. Non ce l’abbiamo con i lupi, d'altronde fanno la loro parte, ma adesso dobbiamo fare di tutto per proteggere i nostri animali".

     

    Intanto Giuseppina, Mascherina, Sofia, Nerone, Tramonto e tutti gli altri alpaca, compresi i vitellini, le pecore e i caproni al richiamo di Antonella e Carolina, rientrano nel nuovo rifugio, la stalla.

     

    E’ l’imbrunire e sebbene loro fossero abituati a passare la notte sotto il cielo stellato, per un po’ si dovranno rassegnare a dormire tutti insieme. Tra la paglia, sotto un tetto e tutti ben protetti.       

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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