SAN CASCIANO – Una fitta pioggia di coriandoli, sparata da piazza della Repubblica, ha investito di colori e gioia la vittoria del Leone che torna a ruggire per la conquista del suo primo posto nella classifica del Carnevale Medievale sancascianese.
Per la contrada neroarancio, che ha messo in scena la nascita del male e del libero arbitrio, la scelta di raccontare le origini della vita attraverso una visione onirica, di ispirazione dantesca, si è rivelata vincente. I contradaioli di via Machiavelli si sono aggiudicati domenica 26 marzo la consegna della chiave del borgo di San Casciano e la conquista della kermesse giunta all'ottava edizione.
Un intreccio, scritto, diretto e realizzato in chiave scenica e teatrale dai numerosi volontari che danno anima e forza alla contrada.
Per Martina Secci, ventinovenne al timone del Leone, si tratta di un esito che riempie i contradaioli di orgoglio e soddisfazione per il lavoro svolto nel corso dei mesi.
“Una grande festa di comunità – dice entusiasta – che abbiamo avuto l'onore di condividere con tutto il paese”.
“Ognuno di noi ha espresso se stesso – dice orgogliosa – le proprie capacità, i propri talenti, noi abbiamo preferito farlo affrontando un tema complesso ma riconoscibile giocando sull'originalità, sulla chiarezza drammaturgica e sull'espressione scenica degli elementi, sull'attenzione ai costumi e al trucco".
"Ancora una volta abbiamo – conclude Martina – messo in campo la creatività, la fantasia che ha dipinto la vicenda di toni onirici e surreali, un risultato che si è rivelato particolarmente importante per la contrada e il suo lavoro di squadra. Ci siamo impegnati per il raggiungimento di un obiettivo comune”.
“L'integrazione e la fusione delle idee – ha commentato il sindaco Massimiliano Pescini – è la formula migliore per realizzare uno spettacolo capace di emozionare e coltivare l'alto valore che da sempre caratterizza il nostro territorio, il senso di comunità, profondo e rispettoso delle radici e dell'identità storica e culturale di San Casciano. La sfida del nostro Carnevale nasce da un spirito di rivalità che alimenta sentimenti positivi come passione e senso di appartenenza”.
L'iniziativa, promossa dal Comune, Laboratorio Amaltea, Contrade Sancascianesi con il contributo di ChiantiBanca, ha registrato presenze tra i contradaioli, i figuranti e il pubblico.
Circa 8mila le persone che hanno affollato le vie del centro storico e piazza della Repubblica dove si è tenuta la spettacolare rievocazione storica narrata in rima improvvisata dall'araldo Ugo Giulio e presenziata dal grande mattatore toscano Paolo Hendel.
“L'incertezza delle temperature marzoline – ha aggiunto l'assessore alle feste popolari Roberto Ciappi – non ha impedito alla kermesse sancascianese di esprimersi in tutto il suo splendore, le contrade mostrano da otto anni la presenza di un genius loci che si manifesta attraverso l'arte della parola e della scena, una sorta di Medioevo di strada in cui San Casciano si sta specializzando”.
“Uno spettacolo stupefacente e a tratti commovente – hanno dichiarato i giudici – dinamico, vitale, che ha saputo coinvolgere e proporre e interpretare le atmosfere e i temi di un’epoca ricca di contraddizioni. Il Leone ci ha convinti per l'impianto drammaturgico pulito e d'effetto ed una rappresentazione piena d'invenzione scenica ed elementi creativi”.
di Redazione
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