spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Sepolcri pasquali: splendidi come sempre… nonostante un imprevisto sulle vecce

    Non sono germogliate bene quelle bianche, che da tradizione rappresentano il pallore della morte

    SAN CASCIANO – A San Casciano torna, puntuale nel periodo della Settimana Santa, la tradizione dei “Sepolcri” come commemorazione storica.

     

    Già dal primo pomeriggio di giovedì 13 aprile si sono aperte le porte di due chiese nel centro del paese, dove visitatori occasionali, compresi stranieri, rimangono colpiti da tanta bellezza.

     

    SEPOLCRI 2017 – Nella chiesa del Suffragio

     

    Così nella chiesa di Santa Maria sul Prato in piazzetta Simone Martini (dove ha sede l’Arciconfraternita della Misericordia) e nella chiesa di Santa Maria del Gesù o del Suffragio( in via Roma), è possibile ammirare fino al Lunedì dell’Angelo i sepolcri.

     

    Se però per quest’anno le vecce che rappresentano il pallore della morte non sono riuscite a germogliare (forse a causa del clima), con molta amarezza da parte del provveditore della Misericordia Paolo Bacci, curatore di quest’antica tradizione, è il grano che tra tanti fiori forma in entrambi le chiese una croce.

     

    SEPOLCRI 2017 – Nella chiesa della Misericordia

     

    In più, nella chiesa di Santa Maria sul Prato, i fratelli della Misericordia hanno arricchito il sepolcro con l’emblema che portano sulle divise i fratelli, ovvero un cerchio bianco ai piedi della croce con le iniziali F e M (Fratelli Misericordia) con al centro una croce.

     

    Il tutto fatto pazientemente con dei petali.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...