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venerdì 19 Aprile 2024
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    L’Impruneta dice addio a Manrico Gabriele, il “suo” dottore: il ricordo dei familiari

    Medico di famiglia per decenni, è stato un punto di riferimento per il paese. Ce lo racconta il figlio Franco

    IMPRUNETA – In quelle tre parole, "medico di famiglia", c'era racchiusa tutta la sua essenza, la sua storia, il suo legame con intere generazioni di imprunetini.

     

    Se n'è andato ieri, sabato 22 aprile, nel giorno del suo compleanno, appena dopo aver compiuto 99 anni, Manrico Gabriele. Il "dottore" per centinaia di famiglie imprunetine.

     

    "Abbiamo fatto in tempo a pranzare tutti insieme – ci dice Franco, suo figlio, anch'esso medico di famiglia a Impruneta – con tutti noi contenti nel festeggiarlo. Era lucido, tranquillo: la sera ha cenato, si è messo a vedere la partita della Fiorentina. Se n'è andato così".

     

    Lascia la moglie, Leonora, i figli Franco e Francesca, i sei nipoti, la sua piccola bisnipote. E una comunità intera che lo piange, in un misto di profonda gratitudine e nostalgia.

     

    UNITALSI – Il dottor Gabriele con la moglie Leonora

     

    "Ha sempre fatto il medico di famiglia all'Impruneta – ricorda ancora Franco – praticamente dal dopoguerra. Arrivò qui dalla Marche a cavallo di quegli anni, al seguito della sorella che aveva preso la farmacia in paese".

     

    "Oltre alla sua professione – continua Franco – alla quale ha dedicato la vita intera, si è sempre impegnato nella vita sociale della nostra comunità. Quest'anno doveva festeggiare i 50 anni della Coppa Italia dell'AC Impruneta, della quale è stato presidente per tanti anni. E' stato anche presidente della Pro Loco, presidente regionale dell'Unitalsi, ruolo al quale teneva parecchio".

     

    Ma c'è un luogo, molto lontano da Impruneta, e al quale tantissimi imprunetini sono legati, che ha contraddistinto una delle tante sfaccettature di Manrico Gabriele: la Tanzania.

     

    "E' stata una delle sue grandi passioni – conferma Franco, mentre la voce un po' si incrina – il primo ospedale lo costruirono lui, don Giulio Staccioli, Marcello Cherici (per tutti "Marcellone"). Per anni è andato tutte le estati là a prestare il suo servizio".

    Chiediamo a Franco di descriverci suo padre: "Era un medico di famiglia (aveva anche la specializzazione in oculistica, settore in cui ha continuato a lavorare fino a 84 anni) nel pieno senso della parola. Voleva bene a tutti e tutti gli volevano bene".

     

    "Mi faceva effetto – i ricordi si accavallano – quando per la Fiera di San Luca o in queste occasioni, tantissimi tornavano all'Impruneta, anche dopo anni e anni che l'avevano lasciata. Lui riconosceva chiunque si trovasse davanti. Del resto li curava da quando nascevano fino a quando morivano".

     

    Una passione, quella per la medicina esercitata così, trasmessa di padre in figlio: "E' chiaro – ammette Franco – che nella mia scelta c'è molto anche di quello che ho visto fare a lui, soprattutto dal punto di vista del rapporto umano. Una vita di grande sacrificio e grande passione".

     

    Per chi volesse dargli l'ultimo saluto, i funerali del dottor Manrico Gabriele si svolgeranno lunedì 24 aprile alle alle 15.30 in Basilica di Santa Maria. Riposerà poi nel cimitero sul Monte delle Sante Marie.

     

    Intanto un ricordo arriva anche dal consigliere comunale Riccardo Lazzerini: "Se n'è andato un grande personaggio imprunetino. Grazie a lui, nel 1950 è ripartita la Festa dell'Uva. Un uomo colto, dolce e preparato, il classico medico di famiglia. Esprimo personalmente il mio cordoglio alla famiglia ma anche alla comunità tutta che, da oggi, perde un pezzo della propria storia".

     

    Lazzerini che conclude con una proposta: "Propongo da subito che sia intitolata alla sua memoria una strada o una piazza: credo sia il minimo che possiamo fare per rendere giustizia alla memoria collettiva di Impruneta".

     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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