spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 23 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Unione civile tra Irene ed Elisa. L’abbraccio della comunità in piazza Matteotti

    La prima a Tavarnelle, una festa incredibile per un turbine di emozioni. Il sindaco: "Una battaglia di dignità"

    TAVARNELLE – Sul retro del bancone e un po' ovunque all’interno del Bar Italia, in piazza Matteotti a Tavarnelle, si respira la pienezza della vita.

     

    Ci sono immagini, colori, oggetti e messaggi, piccole finestre che invitano ad entrare nella storia bella, vera, insolita di Elisa e Irene.

     

    Due donne innamorate della vita, che con i loro viaggi, i loro amici, la loro passione genuina per il lavoro e le relazioni umane, danno un senso diverso ogni giorno a quella tazzina di caffè "social" che si lascia gustare solo se accompagnata da uno scambio di sorrisi, di piccole grandi conversazioni che contagiano buonumore.

     

    La coppia condivide infatti da anni la gestione dello storico bar Italia e adesso i tasselli del loro percorso si ricompongono nel mosaico più importante della vita.

     

     

    # ARTICOLO / Ci siamo. Con Irene ed Elisa domenica 16 luglio la prima unione civile di Tavarnelle

    Tredici anni di amore vero coronato da un sogno che si è realizzato in una domenica di luglio insieme a centinaia di persone.

     

    La comunità emozionata, partecipe, amica di Irene ed Elisa, la prima originaria di Tavarnelle, la seconda di Barberino Val d’Elsa, ha accolto e condiviso in piazza Matteotti la gioia di due donne che hanno sancito i loro sentimenti con la celebrazione dell’Unione civile, la prima ufficializzata a Tavarnelle dal sindaco David Baroncelli. Domenica 16 luglio alle… 18.16.

     

    Una festa tale che le stesse Elisa ed Irene hanno pensato di ringraziare chi l'ha resa così speciale stampando la gigantografia di una delle foto scattate dal bravissimo Mario Forconi, ed esponendola durante il martedì sera dei negozi aperti.

     

    “Abbiamo vinto una battaglia di dignità sociale – ha dichiarato il sindaco –  abbiamo festeggiato Elisa e Irene che con i loro progetti di vita sono un valore per il nostro ordinamento democratico, la politica diventa buon governo quando segue le ragioni del cuore e dunque riesce a cambiare in meglio la vita delle persone”.

    Il sindaco ricorda che l’attesa è stata lunga ma il risultato è arrivato, nero su bianco, con la firma condivisa di un documento ufficiale, “la risposta a chi chiedeva di accogliere un orizzonte di libertà, dignità e uguaglianza si è concretizzata attraverso il riconoscimento del diritto di amare, costruire una famiglia, attuare un progetto di vita”.

     

     

    E insieme al diritto di condurre una vita familiare di omosessualità senza discriminazioni, l’Unione civile celebra i doveri di responsabilità di due persone l’una verso l’altra.

     

    “Credo che non ci sia nulla di più importante e bello – aggiunge il primo cittadino – dell’assumersi responsabilità vero la persona amata”.

    Il Comune di Tavarnelle è stato peraltro uno dei primi enti pubblici, a livello nazionale, ad avviare una discussione per il riconoscimento del registro delle Unioni delle coppie di fatto e a dotarsi di normative comunali aperte alle coppie di fatto e omosessuali, in assenza di una legge che riconoscesse i pieni diritti della coppia.

     

    “Ma sono due gli anticorpi – conclude il sindaco – che, nel quotidiano, abbiamo il dovere di mettere in azione e diffondere per tenere lontano il virus della discriminazione: l’amore, di cui abbiamo un palese esempio nella relazione di Irene ed Elisa, il valore della dignità sociale e il senso del rispetto profondo per i valori su cui si reggono la Repubblica Italiana e la Costituzione Democratica”.

     

    L’Unione civile trova il suo fondamento negli articoli 2 e 3 della Costituzione Italiana e nell’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...