BARBERINO VAL D'ELSA – Aveva con sé documenti interamente falsificati: carta di identità, tessera sanitaria, perfino una busta paga. E la carta di credito.
Il tutto per rubare elettrodomestici presso un negozio di elettronica nella zona artigianale di Barberino Val d'Elsa: solo l'intervento dei carabinieri della Stazione di Tavarnelle guidati dal luogotenente Giuseppe Cantarero, attivati dalla segnalazione di un dipendente, ha smascherato il tutto.
Ma andiamo per ordine: ieri, giovedì 20 luglio, un dipendente del negozio di elettronica si insospettisce di fronte a una 44enne di origini campane, entrata per l'acquisto di numerosi elettrodomestici e materiale elettronico.
I sospetti maggiori sono determinati dal fatto che, praticamente, non chiede neanche i prezzi. E che li avrebbe pagati tramite l’accensione di un finanziamento.
Il sospetto si trasforma, anche sulla base di un lavoro di prevenzione fatto sul territorio dai militari dell'Arma che spiegano a tutti di chiamare per qualsiasi cosa, in una segnalazione ai carabinieri.
Che intervengono sul posto e intercettano la donna all’uscita del negozio, con ancora gli acquisti nel carrello per un valore di 2.700 euro.
La 44enne mostra la carta di identità: risulta rilasciata da un Comune in provincia di Pistoia, e solo alcuni piccoli dettagli e l'esperienza fanno capire ai carabinieri che è falsa.
Il documento non esisteva in banca dati e il motivo poi risulterà semplice: era stata creata letteralmente ex novo; idem per la tessera sanitaria; addirittura anche una busta paga con la quale attestava la capacità di sostenere il debito, nonché la carta di credito su cui aveva fatto attestare il pagamento delle rate.
Tutto il materiale acquistato con la truffa viene subito restituito al negozio mentre la donna, tratta in arresto per truffa aggravata e detenzione di documenti falsi, è stata processata con rito direttissimo nella mattinata di oggi, venerdì 21 luglio.
Il giudice ha convalidato l'arresto e applicata la misura cautelare dell'obbligo di dimora a Napoli: da dove non si potrà allontonare fino al giorno del processo (previsto novembre), per cui ha già chiesto il rito abbreviato
di Matteo Pucci
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