TAVARNELLE – Un compleanno davvero speciale quello che l’Auser di Tavarnelle e Barberino Val d’Elsa ha festeggiato, sabato 15 luglio, al Parco del Mocale. Insieme ai soci fondatori e ai tantissimi che hanno partecipato.
Un centinaio di persone si è riunito sin dalla tarda mattinata. Per celebrare la straordinaria ricorrenza e spengere le candeline: ben venti per questa associazione che promuove la solidarietà e l’uguaglianza, attraverso gesti concreti.
Nata nell’estate del 1997 per la tenacia della segretaria di Lega SPI di Tavarnelle Bianca Benelli, da allora ne ha fatta di strada. Ma, senza troppo elogiarsi, adesso fa tesoro delle esperienze passate ed intensifica il proprio impegno.
Presenti anche i sindaci dei due comuni e l’assessore Giulia Casamonti, la ricorrenza ha offerto l’occasione per trascorrere del tempo insieme: parola questa che l’Auser da sempre pone al centro della sua attività.
Un momento della festa al Parco del Mocale
Dopo i vari interventi, è seguito il pranzo a cura dell’Associazione dei Cinghialai di Tavarnelle. E, in mezzo alle lunghissime tavolate strapiene, a prevalere sono stati sorrisi e chiacchiere. In un clima di allegria e spensieratezza.
“Sono molto contento – a parlare è il presidente dell’Auser di Tavarnelle e Barberino Paolo Pandolfi – Le nostre iniziative sono riconosciute a livello non solo locale, ma anche regionale e nazionale”.
“La filosofia dell’associazione è incrementare la cittadinanza attiva – spiega – Perciò, dal 2010, abbiamo deciso di organizzare eventi che rendano partecipi anche gli anziani: escursioni, visite a musei o ad attività lavorative. Persino dei viaggi”.
Tutti a tavola
“Molto bello è il corso di informatica – prosegue – Dal 2014 lo teniamo una volta l’anno. Gli iscritti, alla fine delle lezioni, usano gli smartphone, aprono una casella di posta elettronica e vanno su internet. Grazie ai giovanissimi insegnanti”.
“Inoltre trascorriamo insieme dei pomeriggi al circolo La Rampa – racconta – Qui teniamo incontri informativi: sui furti, i vaccini, l’alimentazione, gli infortuni domestici, la postura. Ed infine a chi ha problemi offriamo il servizio di accompagnamento”.
“Nel contesto di questa giornata così emozionante – conclude Pandolfi – auguro alla nostra associazione di continuare nel cammino fin qui intrapreso. Cammino che non avrebbe potuto concretizzarsi senza i sacrifici e la disponibilità dei volontari: a loro va un immenso ringraziamento”.
di Noemi Bartalesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA