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giovedì 28 Marzo 2024
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    Il Chianti ricorda il 73° della sua Liberazione e il sacrificio di centinaia di vittime

    A Greve e San Casciano deposizione di corone ai monumenti ai caduti, film e spettacoli teatrali. Un flash mob a Mercatale

    CHIANTI FIORENTINO – In occasione del 73° anniversario della Liberazione nei territori del Chianti e della Valdelsa si ricorda il sacrificio di centinaia di vittime civili e militari, partigiani e antifascisti che combatterono e si opposero alla crudeltà nazifascista.

     

    Si rievoca la memoria e si ripercorre una pagina della storia d’Italia che lancia un ponte oltre la guerra e unisce due paesi lontani come il Chianti e la Nuova Zelanda. La conquista della libertà nella campagna chiantigiana nasce dal coraggio dei soldati maori che liberarono parte della Toscana dalle truppe tedesche.

     

    Era il 21 luglio del ’44 quando i neozelandesi, riuniti nel 28° Battaglione Maori, arrivarono nelle campagne del Chianti, alle porte di Firenze e combatterono durissime battaglie per ben due settimane per liberare il territorio. Persero la vita 250 neozelandesi e circa 1000 rimasero feriti.

     

    Oggi la commemorazione organizzata nella località La Panca dal Comune di Greve in Chianti è dedicata ai caduti di Lucolena, Querceto, Buonasera, La Panca, Lamole e Strada, vittime delle rappresaglie naziste nel luglio del ’44. La cerimonia prevede la celebrazione della Santa Messa nella chiesa della Panca e la deposizione della corona al monumento ai caduti. Saranno presenti le associazioni combattentistiche e d’arma e i familiari dei caduti.

     

    A San Polo in Chianti, in località Panzalla, il 2 agosto saranno ricordati i coniugi Pietro Stefanini e Dina Boncristiani, trucidati dai tedeschi 73 anni fa.

     

    A San Casciano il programma delle celebrazioni è articolato in tre giornate. A Fabbrica (il 25 luglio alle ore 18), per ricordare le vittime uccise in questa località, a Mercatale (il 25 luglio dalle ore 19.30) dove attraverso un flash mob in piazza Vittorio Veneto si riscopre la figura del partigiano Umberto Mattoncetti. Alle ore 21.45 sarà proiettato il film del regista Stefano Ballini “Monte Sole” sulla strage nazifascista di Marzabotto. Il 26 luglio un’altra proiezione nell’area entro le mura con “Il viaggio di Fanny” e il 27 la presentazione dell’ultimo libro di Silvano Callaioli “Il fotografo azzurro” con Matteo Mazzoni dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza. Seguiranno due performance teatrali sui temi della Resistenza.

     

    A Barberino e Tavarnelle Il ciclo delle celebrazioni si apre oggi alle ore 17 a Pratale, luogo dell’eccidio nazifascista dove furono fucilati dodici contadini. Dopo la celebrazione della messa in memoria delle vittime e l’intervento, in programma alle ore 18, del sindaco David Baroncelli, si terrà lo spettacolo teatrale "Il sangue e l'erba" di Massimo Salvianti (ingresso gratuito, servizio navetta in funzione per il raggiungimento del luogo dell'eccidio). 

     

    Domani alle ore 21 le celebrazioni proseguono al Circolo MCL Vico d'Elsa con la presentazione del progetto di ricerca dell'Unione Comunale del Chianti Fiorentino “Leto Fratini: l'uomo, l'artista, l'antifascista". Sono previsti gli interventi di Giacomo Trentanovi, presidente Unione Comunale del Chianti Fiorentino, e di Carmelo Albanese, ricercatore del progetto “Leto Fratini”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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