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sabato 20 Aprile 2024
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    Migranti che vogliono tornare al loro Paese: operativo in Toscana il consulente

    Andrà nei centri di accoglienza della regione per spiegare agli ospiti e agli operatori la sua funzione

    FIRENZE – E’ operativo anche in Toscana il consulente per dare informazioni ai migranti sul programma di ritorno nei loro paesi d’origine.

     

    Una figura speciale, nominata dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), che è stata presentata nel corso del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione riunitosi nei giorni scorsi in Prefettura.

     

    Il counsellor  esperto si recherà – e questa è la novità dell’iniziativa –  nei centri di accoglienza della regione per spiegare agli ospiti e agli operatori in che cosa consiste e come funziona il programma “Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione” che permette di rientrare in patria, in condizioni di sicurezza e dignità, ai migranti che ne facciano espressa richiesta.

     

    Il progetto, finanziato dal fondo europeo FAMI- Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, è molto articolato e comprende: organizzazione del viaggio, fornitura dei biglietti, assistenza nel rilascio dei documenti di viaggio e assistenza di personale OIM presso gli aeroporti di partenza e in eventuali paesi di transito, servizio di accompagnamento per migranti vulnerabili con problemi di salute; erogazione di un’indennità di prima sistemazione (per ciascun componente del nucleo familiare) pari a 400 euro in contanti da corrispondere a tutti i beneficiari prima della partenza.

     

    E ancora contributo alla reintegrazione in beni e servizi erogato nei Paesi di origine tramite gli uffici OIM in loco e da assegnare a tutti i beneficiari nella misura di 1.600 euro per singoli e capi famiglia, 800 euro per i parenti maggiorenni a carico e 480 per i minorenni a carico (solo se in partenza con il capo famiglia); integrazione del contributo alla reintegrazione nel paese d’origine per i migranti con problemi di salute; supporto all’accesso a strumenti di micro-credito in alcuni paesi d’origine; monitoraggio entro sei mesi dal ritorno in stretta collaborazione con gli uffici OIM nel Paese d’origine.

     

    Potranno beneficiare dell’iniziativa i cittadini di paesi terzi in Italia, regolari e irregolari, anche richiedenti asilo che non abbiano ancora ricevuto una risposta negativa definitiva alla loro domanda di soggiorno o di protezione internazionale, in difficoltà e vulnerabili, così come quelli con problemi di salute e anziani.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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