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venerdì 19 Aprile 2024
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    Il Banco Fiorentino ha inaugurato la sua nuova filiale a Firenze in viale Volta

    Il presidente Paolo Raffini: "Arriviamo con umiltà, in buona salute e forti della nostra solidità"

    FIRENZE – Taglio del nastro (sabato 4 novembre) per la nuova filiale del Banco Fiorentino in viale Volta, a Firenze: un nuovo sportello di grande importanza per la banca nata dalla fusione delle Bcc del Mugello, Impruneta e Signa.

     

    Una inaugurazione sobria, nello stile del Banco Fiorentino, in cui il presidente Paolo Raffini ha tenuto anche a informare soci e clienti su alcuni dati importanti dell'istituto di credito.

     

    Accanto a Raffini il direttore generale Davide Menetti, il vicedirettore vicario Roberto Castellani, il vicedirettore Matteo Bandinelli e il vicepresidente Maurizio Rugi. Oltre all'assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze Giovanni Bettarini e monsignor Alberti, che ha benedetto i locali.

     

    "Una agenzia elegante questa che abbiamo aperto nella zona delle Cure – ha spiegato Raffini – prestigiosa, in linea con la città. Veniamo con grande umiltà in questa nuova sede (di nostra proprietà) con l'obiettivo di rendere un servizio alla comunità fiorentina. Entriamo in punta di piedi, cercando di portare il nostro modo di essere. Tipico del credito cooperativo".

     

     

    "È un momento di soddisfazione – ha proseguito – segno di una banca che vuole crescere, che sta investendo e che gode di buona salute".

     

    "Abbiamo da poco esaminato i dati di bilancio al 30 settembre – ha tenuto a sottolineare – e la banca ha una buona redditività normalizzata, indici patrimoniali oltre due volte e mezzo quelli minimi richiesti dalla vigilanza. Segno di tranquillità per i depositanti. E indicativi della forza della banca nel poter sostenere famiglie, imprese e territorio".

     

    "Un risultato – ha concluso Raffini – che arriva grazie a soci, clienti e a tutto il nostro personale. Persone che vogliono bene al credito cooperativo e al Banco Fiorentino: e che, insieme a tutti noi, devono essere i loro primi… promotori".

     

     

    Prima della benedizione di monsignor Alberti, a portare i saluti del Comune e della città di Firenze è stato, come detto, l'assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini.

     

    "Sono particolarmente felice – ha esordito Bettarini – perché conosco molto bene queste persone, con le quali ho condiviso in Mugello un percorso (Bettarini è stato sindaco in Mugello, a Borgo San Lorenzo, per dieci anni, n.d.r.)".

     

    "Sono convinto – ha rimarcato Bettarini – che Firenze stia vivendo uno straordinario momento di visibilità e rilancio; investitori da tutto il mondo stanno arrivando dopo averci individuato come realtà dinamica e in crescita. Ci sono in corso investimenti da capitale globale del mondo. In questo i territori e la provincia sono fondamentali, virtuosi nel loro incontro con la città".

     

    Infine un confronto con altre situazioni bancarie: "L'umiltà, la serietà, la solidità e il legame con il territorio contraddistinguono questa banca anche da altre storie: che sono diventate negative nel momento in cui hanno perso queste caratteristiche. Il Banco Fiorentino e le tre banche di origine questa idea non l'hanno mai smarrita. E oggi abbiamo un istituto solido e con grandi prospettive".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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