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martedì 19 Marzo 2024
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    Bocconi avvelenati lungo la Pesa? Ispezione dei carabinieri insieme ai cani addestrati

    L'allarme lanciato da una signora che ha strappato la polpetta da uno dei suoi cagnolini e dal tam tam sui social

    SAN CASCIANO – Bocconi avvelenati lungo il percorso a lato della Pesa? Il ritrovamento, martedì 7 novembre, da parte di una signora a passeggio con due cani, unito a un istantaneo tam tam sui social network, hanno creato allarme.

     

    L'ISPEZIONE DEI CARABINIERI CON I CANI ADDESTRATI

     

    Abbiamo seguito passo passo la vicenda, documentando anche il sopralluogo da parte degli uomini del corpo Carabinieri Forestali della Stazione di San Casciano, insieme al Nucleo Carabinieri Forestali del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (con sede a Chiusi della Verna), che con i cani addestrati alla ricerca di bocconi avvelenati hanno effettuato una lunga ispezione nella mattinata di oggi, giovedì 9 novembre.

     

    Kuman femmina di razza Pastore Belga (nonostante la giovane età ultimamente ha portato a buon fine ottime operazioni di servizio) e Titan un maschio di razza Labrador, entrambi facenti parte dell’Arma, acquistati tramite un progetto cofinanziato dalla Comunità Europea denominato Life Pluto, hanno perlustrato palmo a palmo con la massima attenzione, guidati dai carabinieri, tutto il percorso lungo la Pesa, dal Ponterotto fino alla Botte, alla ricerca di bocconi avvelenati.

     

    Uno di questi bocconi,  una polpetta di carne fresca, è stato appunto consegnato da una signora (una cagnolina ne aveva ingerita una parte) alla Stazione Carabinieri Forestali di San Casciano.

     

    IL BOCCONE – Consegnato dalla proprietaria dei due cani

     

    Che immediatamente, in attesa dei risultati delle analisi, hanno fatto comunque partire le indagini, coinvolgendo per un sopralluogo il Nucleo speciale cinofilo.

     

    Le polpette (erano due) sono state ritrovate accanto alla rete di un pollaio, lungo il percorso che corre parallelo alla Pesa.

     

    Durante le ricerche non sono state trovate altre esche, mentre la polpetta presa in consegna dal Comando dell’Arma sarà fatta analizzare, per capire se la granaglia rossa trovata all’interno della carne sia effettivamente un veleno per topi.

     

    IL PARERE DEL VETERINARIO

     

    Al momento le indagini sono in corso. Intanto, in attesa degli sviluppi, siamo andati anche dal veterinario, il dottor Paolo Bandinelli, che ha avuto modo di vedere sia la polpetta che i due cani.

     

    Dottort Bandinelli, siamo di fronte ad un caso di tentato avvelenamento?

     

    "Quello che posso dire è che è venuta in ambulatorio una signora che, dopo essersi accorta che la canina, durante una passeggiata, aveva addentato qualcosa, è riuscita a estrarle dalla bocca la classica polpettina di carne macinata. E l’ha portata da me".

     

    IL SOPRALLUOGO – Nella mattinata di oggi, giovedì 9 novembre

     

    Cosa ha trovato?

     

    "All’interno di questa polpettina c’era un’importante quantità di granaglia di colore rosso, presumibilmente, e ripeto presumibilmente, compatibile o assimilabile a un’esca ratticida. A quel punto ho riconsegnato la polpetta alla signora. Che l'ha portata ai Carabinieri Forestali, i quali faranno svolgere sul campione un’analisi tossicologica presso l’Istituto Zooprofilattico".

     

    Dunque a oggi non possiamo dire con certezza che le polpette siano delle esche avvelenate. Ma i cani che hanno addentato queste presunte esche, come stanno?

     

    "I cani non hanno nessun sintomo, stanno bene. L'esame del sangue sul cane era inutile perché i tempi di un presunto avvelenamento prevedono giorni di incubazione, pertanto ho prescritto preventivamente una terapia anticoagulante nel caso si trattasse di questa ipotesi".

     

    In attesa dell'esame specifico che stabilirà il contenuto della polpetta, il sopralluogo di questa mattina avrebbe intanto scongiurato la presenza di altre sul camminamento pedonale fra La Botte e il Ponterotto.

     

    La raccomandazione comunque è, per adesso, quella di fare la massima attenzione a chi porta i cani a passeggio, specialmente nel tratto in questione: tenendoli vicini e osservando attentamente che non possano mangiare nulla di quello che possono trovare per terra.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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