GREVE IN CHIANTI – Due esemplari di lupo. Domenica mattina, ore 9.30, in una strada di campagna nelle immediate vicinanze di Greve in Chianti.
Le foto sono state scattate da alcuni cacciatori che si stavano muovendo a bordo dei loro fuoristrada: nei pressi dei lupi un recinto di capre, con gli animali impauriti al centro.
"Abbiamo recinzione classiche – ci spiega l'allevatore – di contenimento delle capre. Contro il lupo non abbiamo assolutamente nulla. Animali attaccati? A me è successo lo scorso anno".
"La questione – tiene a dire – deve essere affrontata a livello istituzionale: il lupo va bene che ci sia in natura, ci mancherebbe, ma non alle 9.30 la mattina, in mezzo alle case, alle strade, in zone fortemente antropizzate. Vuol dire che c'è qualcosa che non funziona".
Il tema è sempre molto delicato da affrontare. Mette in campo sensibilità diverse e atteggiamenti diversi. Ma ognuno, ovviamente, ha a cuore la situazione dal rispettivo punto di vista. E soluzioni diverse.
Ci sono ad esempio allevatori di capre da cashmere che, nel territorio del Chianti senese, hanno adottato (con successo, dopo aver perso decine e decine di capi nei primi anni) la protezione dei greggi con recinti cani da guardiania.
Centinaia di capre, decine di lupi nei dintorni, oltre dieci pastori abruzzesi, zero attacchi negli ultimi anni.
"Abbiamo fatto un incontro – conclude l'allevatore grevigiano – noi pastori in Regione Toscana, con alcuni consiglieri regionali: c'è un piano lupo a livello nazionale fortemente contrastato dagli ambientalisti, che ovviamente lo vivono da casa loro, sul divano. Poi vengono a cercarci per i prodotti buoni, anche dalle istituzioni, ma se si continua di questo passo…".
di Matteo Pucci
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