BAGNO A RIPOLI – La sottile linea di tensione fra l'Istituto Comprensivo "Antonino Caponnetto" e il palazzo comunale di Bagno a Ripoli, iniziata quando il dirigente scolastico era il professore Marco Panti, continua anche oggi che il dirigente è cambiato.
Segno che, probabilmente, quelle che si sono volute far passare quasi come una sorta di "questioni personali", in realtà sono un qualcosa di profondamente diverso.
In una lunga lettera al sindaco Francesco Casini infatti, l'attuale dirigente scolastica, la professoressa Maria Luisa Rainaldi, sottolinea la differenza di trattamento riservato ai plessi da lei diretti.
Un vero e proprio, seppur educato e garbato, atto di accusa nei confronti del primo cittadino: "Ho letto con soddisfazione su svariate testate e quotidiani – inizia la professoressa Rainaldi – della nuova sperimentazione che la scuola secondaria "Granacci" (in foto il sopralluogo del sindaco proprio alla scuola in questione, n.d.r.) avvierà dal prossimo anno scolastico e del contributo che l’ammistrazione da lei guidata, ha generosamente elargito. Come dirigente scolastica, non posso che esserne piacevolmente colpita, in quanto questo gesto va a confermare l’attenzione nei confronti delle politiche educative e dell’edilizia scolastica che la sua gestione ha mostrato di avere".
"In tutte le occasioni – riprende – non molte per la verità, in cui ci siamo incontrati, ha sempre sottolineato quanto abbiate investito nell’edilizia scolastica, e in particolare qui all’Istituto Caponnetto, nei primi quattro mesi ho visto realizzati la nuova palestra della Redi, il nuovo giardino della Cocchi, e la prossima e già in cantiere riqualificazione dei giardini della scuola Michelet".
"Interventi importanti di manutenzione – sottolinea – Tuttavia, come del resto in fondo avviene in tante altre realtà scolastiche, spesso su altre questioni e problematiche, inerenti strettamente la didattica o l’innovazione, quando ho avviato delle istanze ho avvertito delle resistenze e mi è stato fatto capire che non c’ erano fondi stanziati. Pertanto, dovendo mettere a punto, tra le altre cose, gli obiettivi del piano nazionale scuola digitale (leggi avvio del registro elettronico e altre misure di innovazione didattica e digitale), ci stavamo attivando con le nostre forze, vedi ad esempio i punti della Coop o l’allestimento di mercatini".
E qui, a parere della dirigente scolastica, casca l'asino: "Quale sommo stupore invece apprendere che per la scuola Granacci si sono trovati 50.000 euro per arredi e allestimenti di laboratori! Non so se la cifra in questione sia frutto di fondi finanziari all’uopo vincolati, se così non fosse mi sono detta che forse non stata brava a chiedere".
"Considerando che l’Istituto Caponnetto ha una popolazione scolastica nettamente superiore all’Istituto Comprensivo Teresa Mattei – rilancia – non vedo l’ora di sapere quanto la sua amministrazione abbia stanziato per noi!(parlo ovviamente di arredi e innovazione e non di interventi di manutenzione edilizia)".
"Nel frattempo – continua con una punta di ironia – approfitto della presente per chiedere all'amministrazione comunale 50 mila euro di finanziamenti per l'acquisto di materiale fondamentale per l'innovazione in campo didattico al fine di migliorare la già alta qualità dell'offerta formativa delle scuole dell’Istituto Caponnetto".
"Dal prossimo anno scolastico – elenca – le classi terze, quarte e quinte primarie delle scuole Michelet e Marconi necessitano di 12 Lim per una didattica innovativa; una sezione della scuola Redi avvierà una sperimentazione classe 2.0 e avrà bisogno di 75 tablet, nonché di almeno 25 banchi modulari per creare una classe- laboratorio che favorisca una didattica innovativa; ultimo, ma non ultimo, 26 nuovi PC per l’aula di informatica della scuola secondaria di primo grado F. Redi in sostituzione di quelli in dotazione che non permettono lo svolgimento sereno e tranquillo delle prove Invalsi (requisito d'accesso all'Esame di Stato) che da questo anno scolastico saranno informatizzate e necessitano di strumenti efficienti. Per non tacere del fatto che per l’avvio del registro elettronico abbiamo bisogno di interventi urgenti inerenti la qualità della connettività alla Redi".
"Negli ultimi anni – dice ancora – l’attenzione e i riflettori per l’Istituto Caponnetto hanno riguardato soprattutto la struttura della Redi che indubbiamente, dato l’elevato numero di iscritti, necessiterebbe di spazi più ampi e funzionali. Puntare l’attenzione su una tematica che richiede investimenti e ingenti risorse, potrebbe aver fatto scattare l’idea che l’urgenza fosse quella e non anche invece bisogni più immediati".
Ma la dirigente scolastica va anche oltre: "Qualcuno malignamente insinua che lo scopo di questa amministrazione sarebbe quello di dirottare le iscrizioni verso la Granacci, in modo da risolvere a monte la carenza strutturale della Redi. Mi è risultato difficile smentirlo dopo il clamore suscitato dalla sperimentazione in avvio al Granacci".
"Rimango a disposizione per ogni eventuale chiarimento – conclude rivolta al sindaco – e soprattutto mi aspetto una sua solerte risposta, ci tengo infatti a smentire tutti coloro che sottilmente, in questi miei primi mesi qui alla Caponnetto, hanno inteso far riferimento a un eventuale particolare occhio di riguardo che l’amministrazione avrebbe da sempre per la scuola di Bagno a Ripoli capoluogo, come dite da queste parti. Non voglio credere che l’utenza di Grassina e Antella sia considerata meno importante".
di Matteo Pucci
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