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martedì 23 Aprile 2024
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    Il Chianti si spacca sul nome del comune unico fra Tavarnelle e Barberino

    Il suffisso "in Chianti" scelto ha fatto infuriare tantissimi: durissima l'amministrazione di Radda

    RADDA IN CHIANTI – Il Chianti, che fino a qualche mese fa andava avanti in concordia fra parte fiorentina e senese (Gaiole a parte) rischia di saltare per aria, mandando al macero mesi, anni di lavoro che avevano portato, tanto per dirne una, alla formazione del Distretto Rurale del Chianti.

     

    Il motivo? La scelta da parte della commissione apposita (votata all'unanimità) che si occupa della fusione fra Tavarnelle e Barberino Val d'Elsa, del nome del nuovo comune: ovvero Barberino Tavarnelle in Chianti.

     

     

    La scelta del suffisso "in Chianti" ha fatto letteralmente infuriare tantissimi, in particolare in terra senese. Dal cosiddetto Chianti Storico.

     

    E se per adesso Gaiole in Chianti, con in testa il sindaco Michele Pescini, tace, arriva da Radda in Chianti, dall'amministrazione guidata da Pier Paolo Mugnaini, una nota ufficiale durissima. Che non ammette equivoci.

     

    "L’amministrazione comunale di Radda in Chianti – si legge – ha in questi anni lavorato affinché si affermasse un’idea ed una modalità operativa che guardasse a politiche territoriali unitarie e condivise dell’intero ambito del Chianti.Ci siamo impegnati su più fronti, dalla definizione degli accordi sul Distretto Rurale, al contributo dato nella scrittura del nuovo Testo Unico Regionale sul Turismo, sempre con la volontà di condividere ogni contenuto, soppesando le esigenze di tutti i soggetti interessati, ma senza mai derogare da alcuni principi non negoziabili".

     

     

    "In questo modo – prosegue – sono stati scritti gli accordi sul Distretto Rurale del Chianti Classico, misurando la portata di ogni parola affinché non vi fosse alcun rischio di una lettura estensiva dei confini del Chianti.Perché, è evidente, che una cosa è attivare strumenti che possano agevolare e favorire un sviluppo economico più solido per le nostre aziende, ben altro, invece, pensare che questo percorso possa portare ad un allargamento dei confini di un territorio come il Chianti. Su questo non eravamo, non siamo e non saremo disponibili ad alcuna trattativa".

     

    "I confini del Chianti – mettono nero su bianco – non sono negoziabili. La proposta della Commissione consiliare che affianca le amministrazioni comunali di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, nel percorso di avvicinamento verso la fusione, di chiamare il nuovo ente Comune di Barberino Tavarnelle in Chianti, rappresenta uno strappo inaccettabile di tutti gli accordi sin qui definiti".

     

    "Pur continuando a credere fermamente nella bontà del lavoro svolto in questi anni – concludono annunciando scelte clamorose – in sede di Conferenza dei Sindaci e nelle collaborazioni con soggetti privati come il Consorzio del Chianti Classico, riteniamo che, in mancanza del ritiro di tale proposta, l’amministrazione di Radda in Chianti non potrà che recedere da ogni accordo e organismo territoriale iniziando a definire nuovi scenari per il futuro del nostro territorio".

     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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