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sabato 20 Aprile 2024
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    Ex Fornace Brunelleschi, sì della Metrocittà al piano attuativo di Fendi

    "Il nostro nulla osta motivato dal fatto che la proposta consentirà un recupero a fini produttivi"

    CAPANNUCCIA (BAGNO A RIPOLI) – Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato all'unanimità, attraverso una delibera illustrata dal consigliere delegato Massimiliano Pescini, alcune determinazioni in merito a una nuova proposta di perimetrazione del comparto del complesso immobiliare "Ex Fornace Brunelleschi" nel comune di Bagno a Ripoli,a Capannuccia.

     

    Dove troverà posto il "futuribile" compesso di Fendi. Ma andiamo per ordine: "E' questo l'esito – dicono dalla Metrocittà – di un percorso cominciato con una procedura competitiva autorizzata dal giudice del concordato fallimentare Baldassini Tognozzi Building, a seguito della quale il compendio immobiliare "Capannuccia-ex Ceramiche Brunelleschi", nel comune di Bagno a Ripoli, è stato acquisito dalla società Fendi per realizzare il nuovo centro di produzione, sviluppo, ricerca materiali e formazione giovani artigiani".

     

     

    "Il 19 dicembre 2017 – prosegue la Metrocittà – la società Fendi ha presentato al Comune di Bagno a Ripoli un'istanza per verificare le condizioni per la predisposizione di un piano attuativo in variante al R.u.c. per il recupero, a fine produttivo, del compendio "Ex Ceramiche Brunelleschi". Questa proposta prevede una nuova definizione del perimetro dell'area di intervento, rispetto a quanto autorizzato dalla Città Metropolitana con una delibera del 2016, con la quale si escludeva dal perimetro originario del comparto una porzione di area di proprietà della Società Agricola Mondeggi e se ne individuava un'altra sempre di proprietà della Società, che dunque avrebbe mantenuto la potenzialità edificatoria pro quota del comparto".

     

    "A seguito della chiusura della liquidazione della Società – spiegano ancora – queste aree sono oggi di proprietà della Città Metropolitana. L'intervento proposto dalla società Fendi, che mantiene l'originaria destinazione industriale del sito, è soggetto a piano attuativo, che costituisce la contestuale variante agli strumenti di pianificazione del Comune, sia per la ridefinizione del Comune, sia per il cambio di destinazione d'uso da "prevalente residenziale" ad "artigianale-industriale". La proposta di variante urbanistica, con riferimento ai terreni di proprietà della Città metropolitana, esclude dall'intervento la porzione di terreno inedificato e contiguo al territorio rurale adiacenti la via di Mondeggi (classificate come particelle 80 e 127) mentre include l'area pianeggiante interna al centro abitato esistente e situata lungo la via di Tizzano (indicata come particella 488, per 6.074 metri quadri), attualmente destinata a verde privato e proposta a verde pubblico".

     

    "L'amministrazione comunale di Bagno a Ripoli – ricostruisce ancora la Città Metropolitana – con delibera del 18 gennaio 2018, ha preso atto della proposta di piano attuativo in variante urbanistica e ha chiesto alla Metrocittà di esprimersi sulla proposta di variante inoltrata dalla soc. Fendi srl, auspicandone la condivisione. Il nulla osta della Metrocittà è motivato dal fatto che la proposta della società Fendi srl consentirà un recupero a fini produttivi del sito, integrato e in dialogo con il paesaggio esistente, con evidenti ricadute positive per lo sviluppo economico della frazione di Capannuccia e della comunità ripolese".

     

    "L'operazione – è la conclusione – risponde all'impegno della Città Metropolitana nel realizzare uno sviluppo territoriale, economico e sociale condiviso con i Comuni e con le realtà socio economiche del territorio. Le aree di proprietà della Città Metropolitana dovranno essere oggetto di espropriazione, promossa dal soggetto attuatore, salvo che questi non scelga l'acquisizione diretta".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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