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venerdì 26 Aprile 2024
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    Pre-apertura del Museo del Vino: “Volevamo fare qualcosa per Greve”

    La famiglia Bencistà Falorni: "Un posto che deve vivere insieme a tutti". L'ingresso sarà gratuito

    GREVE IN CHIANTI – Il 21 marzo, nel primo giorno di primavera (anche se ancora non dal punto di vista metereologico), la famiglia Bencistà Falorni ha aperto le porte del Museo del Vino, nel cuore di Greve, per un’anteprima sul rinnovamento dell’intero locale e sulle novità che si prospettano per quest’anno.

    Dopo la degustazione di vini presso l’Enoteca Falorni, Stefano Bencistà Falorni e Alessandro Giannoni hanno accolto i presenti all’interno della struttura.

    L’idea che hanno voluto trasmettere è stata quella di voler costruire qualcosa per Greve, per valorizzarne non solo il suo passato, ma per continuare a creare qualcosa per tutto il paese.

    Molto brevemente infatti ci spiega Stefano Bencistà Falorni: “Come famiglia siamo molto legati al territorio. Abbiamo deciso di fare questo investimento non per noi, ma per Greve. I lavori sono stati molto lunghi; ripulire e mettere a posto ha richiesto tanto tempo e a sua volta questo posto richiede di essere valorizzato dalle persone del luogo, nella prospettiva di poter accogliere chi viene dal resto del mondo”.

    Ancora mancano alcuni piccoli lavoretti da portare a termine, prima dell’apertura ufficiale al pubblico che dovrebbe avvenire intorno ai primi giorni di aprile.

    “Mancano ancora alcuni aspetti da ultimare ma avevamo piacere a presentare questo bellissimo strumento – ci spiega Alessandro Giannoni, che ne è il responsabile – Mi piace chiamarlo strumento, perché questo dev’essere, per chiunque desideri passare una mezz’ora piacevole a Greve. È bello dare la possibilità a chiunque di vedere un tesoro che non tutti i paesi hanno”.

    Come prima, il Museo raccoglie una collezione di oggetti che appartengono al mondo del vino e della sua produzione, insieme ad un’altra piccola selezione di strumenti usati per produrre l’olio. Strumenti che tracciano la storia delle tradizioni piú significative del nostro territorio.

    Ma le novità sono tante. A differenza di prima, l’ingresso sarà totalmente gratuito.

    “A presidiare il museo non ci saremo più noi – continua Alessandro – Chiunque vorrà accedere dovrá recarsi presso uno dei nostri punti vendita e richiedere la tessera d’ingresso”.

    Una volta ottenuta la tessera, accedere alla struttura sarà molto semplice: come si fa per una camera d’albergo, sarà sufficiente avvicinare la tessera al lettore che si trova fuori dalla porta e questa si aprirà.

    Una volta effettuato l’accesso, un altro lettore che si trova nella sala d’ingresso, leggerà la tessera e farà sí che si accendano le luci. A questo punto il gioco è fatto: sarete liberi di vivere questo spazio come meglio credete.

    “Per ora abbiamo messo delle targhette con solo alcune indicazioni. Molto presto sarà aggiunto materiale informativo per spiegare nel dettaglio la storia di ogni singolo oggetto che vedete esposto” ci dice sempre Alessandro.

    Ma la cosa più interessante è che ogni giorno, alle 11 e alle 17, partiranno tour gratuiti guidati dagli operatori, senza ovviamente escludere la possibilità di fare le degustazioni che ciascuno preferisce.

    “Durante la stagione estiva – dice ancora Alessandro Giannonin – speriamo di poter aggiungere anche orari intermedi ma comunque vi terremo aggiornati, anche e soprattutto attraverso la nostra pagina Facebook e gli altri social, che più di qualsiasi altro strumento ci permettono di restare in contatto”.

    “Detto questo – conclude  – vi invitiamo ancora una volta: vivete questo posto e fatelo vivere, sentitevi liberi di farlo vedere a chiunque”.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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