PANCOLE (GREVE IN CHIANTI) – I militari della Stazione dei carabinieri di Greve in Chianti hanno arrestato, in flagranza di reato, un rumeno di 44 anni, muratore, residente da anni in Italia, incensurato, per aver aggredito la moglie, connazionale 37enne, causandole un trauma cranico lieve e contusioni multiple.
L'uomo, ieri mattina, svegliatosi nella propria auto ancora in preda ai fumi dell’alcol per aver esagerato nei festeggiamenti di un battesimo avvenuto la sera precedente, appena vista la moglie uscire con i cani, senza alcun motivo apparente, l’aveva aggredita con pugni al volto e calci al corpo.
La donna, che successivamente non sporgerà denuncia, ha quindi chiamato il 118 per farsi medicare, mentre il marito continuava a delirare.
Il personale medico, compresa la situazione, ha immediatamente allertato la centrale operativa dell’Arma dei carabinieri, che ha tempestivamente inviato due pattuglie delle Stazioni carabinieri grevigiane, oltre a quella dell’Aliquota Radiomobile.
I militari, raggiunta la località di Pancole, mentre prendevano contatto con paramedici e vittima, hanno notato un uomo a bordo di un fuoristrada Land Rover che tentava di darsi alla fuga.
Lo hanno stoppato solo grazie al blocco stradale causato dalla presenza dell’ambulanza. Il guidatore, identificato in M.M. e visibilmente in stato confusionale, ha iniziato ad opporre resistenza ai carabinieri, ostacolando le operazioni di polizia.
In particolare l’accertamento sullo stato di salute dei figli, di 14 e 7 anni che, per fortuna, non avevano sentito nulla e dormivano ancora.
Considerato il comportamento violento dell’uomo, aggravato dalla resistenza a pubblico ufficiale, i militari lo hanno tratto in arresto in flagranza di reato per “lesioni personali aggravate” e “resistenza a pubblico ufficiale”, ritirandogli contestualmente la patente di guida e richiedendo all’ospedale Serristori di Figline e Incisa Valdarno di accertarne il tasso alcolemico.
La moglie, invece, dimessa con 10 giorni di prognosi dall’ospedale Santa Maria Annunziata, è stata informata sulla possibilità di rivolgersi ai centri antiviolenza.
Il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Firenze di turno, sentito il resoconto dei carabinieri, ha disposto il trattenimento dell’uomo in camera di sicurezza, in attesa del trasfeimento presso il Tribunale di Firenze per il processo con rito direttissimo.
di Redazione
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