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martedì 23 Aprile 2024
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    “Integrarsi con il Servizio pubblico garantendo la salute della comunità”

    Gli screening ecografici al Centro Medico Toscano spiegati dal dottor Alessandro Gonfiotti

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Il dottor Alessandro Gonfiotti, uno degli specialisti che incontriamo al CMT (Centro Medico Toscano) in via di Campigliano, a Grassina, è uno di quelli che hanno iniziato… presto a correre.

     

    "Mi sono laureato a 24 anni a Firenze – ci racconta – con il massimo dei voti e lode accademica, con una tesi riguardo l'applicazione dell'ecografia nello studio della patologia scrotale. Nel 2009 mi sono specializzato con il massimo dei voti e lode con una tesi sullo screening della patologia tumorale in forti fumatori con esame Tac a bassa dose".

     

    "Da ormai otto anni – prosegue – lavoro nel Servizio Sanitario Nazionale: prima presso il presidio San Giuseppe di Empoli e, da sei anni, presso l'ospedale Santa Maria Annunziata".

     

    "Fin da subito – rimarca – ho creduto nel progetto CMT, che Paola Baldi, assieme ad altri soci, mi ha presentato sin dagli albori. Ho quindi collaborato dapprima nei progetti preliminari alla creazione del centro, poi alla coordinazione della diagnostica. E, infine, con il mio diretto impegno professionale".

     

    In CMT Gonfiotti si occupa di "ecografia a tutto campo, della RM articolare, della diagnostica RX e della MOC.

     

    "Le potenzialità del CMT sono enormi – prosegue – e il nostro obiettivo è quello di integrarsi al SSN e, con questo, garantire lo stato di salute della comunità locale".

     

    Idee molto chiare insomma: "Questo obiettivo ci prefiggiamo di raggiungerlo con una collaborazione strettissima con le realtà sanitarie locali, e in particolare con l'ospedale Santa Maria Annunziata, con il quale la collaborazione è molto stretta".

     

    "Cerchiamo di fornire esami e prestazioni diagnostiche di altissima qualità in tempi assai rapidi – questo l'obiettivo di fondo – e a costi accessibili a tutta la comunità. Puntiamo ad esaudire, in particolare, tutte quelle richieste di indagini diagnostiche che, per motivi vari, il SSN non riesce ad esaudire. O che potrebbe esaudire con tempistiche che talora i pazienti ritengono eccessive. Mi riferisco in particolare allo sportivo che ha premura di sapere se, a seguito di una lesione muscolare, potrà giocare la prossima partita o in che tempi dovrà iniziare eventuali processi terapeutici, oppure  al semplice, e sempre più frequente, dolore di spalla nonchè al classico… mal di pancia".

     

    "Insomma – conclude Gonfiotti – il nostro obiettivo è quello di integrarsi al SSN e, assieme a questo, cercare di garantire la salute della nostra comunità".

     

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    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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