IMPRUNETA – Svolta decisiva nel caso relativo al duplice omicidio di Osvaldo Capecchi e Patrizia Manetti, avvenuto il 30 giugno scorso in via Longo, a Impruneta, e che vede in carcere il figlio di Osvaldo, Dario Capecchi (in foto sopra), 42 anni.
Nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 8 agosto, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Firenze e della Stazione di Impruneta, nella prosecuzione delle indagini, hanno effettuato un mirato sopralluogo nei pressi di via Vittorio Veneto, a Impruneta.
Sopralluogo finalizzato alla ricerca dell’arma del delitto e di alcuni degli abiti indossati dal presunto autore del duplice omicidio, quando si sono verificati i fatti.
Che hanno sconvolto le famiglie di Osvaldo e Patrizia: e tutta la comunità imprunetina. Dove Dario Capecchi era molto conosciuto.
L’esito del sopralluogo è stato positivo: i militari hanno infatti rinvenuto, nascosta sotto alcune pietre sul margine di una strada sterrata, una busta in plastica contenente un coltello da cucina di lunghezza complessiva di 28 centimetri (il coltello presentava la punta piegata).
Poi, una maglia da lavoro tipo polo e un paio di scarpe ginniche: indumenti sui quali erano presenti evidenti tracce di sangue.
Sono ritenuti rispettivamente l’arma utilizzata per il duplice omicidio e parte dell’abbigliamento e calzature indossate nella circostanza dall’autore, di cui lo stesso si era successivamente disfatto prima che venisse individuato ed arrestato.
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e sarà utilizzato per i successivi accertamenti di tipo tecnico-scientifico.
Dettaglio fondamentale: al rinvenimento si è giunti a seguito di indicazioni fornite dallo stesso Dario Capecchi.
di Redazione
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