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martedì 16 Aprile 2024
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    Canto e comunità. La storia della Schola Cantorum di Castellina in Chianti

    Da Monsignor Profeti a Iolanda Falassi: dalle origini ai giorni nostri. Una cavalacata affascinante

    CASTELLINA IN CHIANTI – Cantare insieme rende parte di un tutto che crea armonia e bellezza

     

    La Schola Cantorum di Castellina in Chianti è da sempre un’istituzione e una pietra miliare della comunità del paese.

     

    Grazie al contributo di Alessio Berti e di Rina Lombardini, vogliamo ripercorrere con voi la storia di questo coro che risale a molto tempo addietro.

     

     

    Era il 1919 quando a Castellina in Chianti nacque il coro della Parrocchia, istituito da alcuni frati dell’Osservanza di Siena. Nel 1928 la conduzione della corale venne assunta da Iolanda.

     

    Nata nel 1914, poteva vantare di un diploma in pianoforte, conseguito egregiamente al conservatorio.

     

    Il parroco di allora, Monsignor Profeti, decise di chiedere la sua preziosa collaborazione per la direzione della corale. I suoi genitori furono molto contenti e onorati di questo privilegio che le venne concesso.

     

    Bisogna pensare che a quei tempi la parrocchia era il fulcro della vita paesana. Iolanda, che allora era poco più di una ragazzina, decise di radunare i parrocchiani selezionarli a proprio piacimento in modo da istituire il coro.

     

    La corale si cimentava soprattutto in messe e laudi sacre. In chiesa c’era una vera e propria cantoria con un organo a canne. Lei suonava anche l’harmonium, strumento simile all’organo, ma verticale e meno pregiato. 

     

    Fu proprio sotto la sua direzione che si iniziò a separare le voci femminili da quelle maschili. Così facendo, tutte le messe, dal quel momento in poi furono a due voci. In seguito, Iolanda si sposò con Giovanni Falassi.

     

     

    Dopo una parentesi dovuta agli eventi bellici, il coro potè finalmente ricostituirsi. A quei tempi c’era Monsignor Profeti parroco titolare e don Renato, il cappellano.

     

    Piano piano, la corale iniziò ad ingrandirsi e poté contare sulla partecipazione di molte donne e uomini del paese. Alla fine degli anni '70 ci fu un ulteriore interruzione dovuta all’acquisto di un nuovo organo, vide fermarsi l’attività corale.

     

    Quando la signora Falassi riprese l’attività decise di dare il nome Schola Cantorum, ricalcando così i nomi delle vecchie Schole Cantorum dei frati gregoriani. Organizzò una nuova leva di cantori reclutando tutte le voci di coloro che frequentavano la parrocchia. Il coro divenne abbastanza numeroso, anche grazie alla presenza di voci bianche.

     

    Fu nel 1978-1979 che la Schola Cantorum si costituì come associazione di volontariato, dotata di uno statuto redatto dai soci fondatori. La direttrice artistica decise di far fare al coro un vero salto di qualità cominciando ad insegnare ai cantori la polifonia sacra. Le voci furono suddivise nella classificazione canonica di soprani, contralti baritoni e tenori. A quell’epoca la corale contava più di quaranta persone.

     

    La professoressa Falassi proseguì con grande impegno fino al 1986. Poi dovette abbandonare a causa motivi di salute.

     

    Venne sostituita dal maestro Francesco Galli, di Siena, che mantenne la direzione del coro fino al 1996. Dopo di lui, subentrò il maestro Paolo Gragnoli, anche lui di Siena. Ad oggi sono ben 22 anni che dirige la corale con impegno e professionalità.

     

    Negli ultimi anni il coro ha compiuto notevoli ed evidenti progressi. Non solo si cimenta costantemente nelle funzioni religiose nella chiesa di Castellina in Chianti, Santissimo Salvatore, ma partecipa a rassegne corali e concerti. Il suo repertorio è vastissimo: spazia dalle origini del canto gregoriano fino ai nostri giorni. Oggi conta circa venti elementi.

     

    La Schola Cantorum organizza varie manifestazioni musicali fra le quali è opportuno citare “Itinerari vocali nel Chianti” che si svolge ogni anno nei mesi di maggio e giugno come rassega itinerante e la “Settimana Musicale Castellinese” meglio nota come "Autunno in Musica". Da non dimenticare, che ogni anno, il coro offre il canto di Natale alla cittadinanza.

     

     

    Negli anni, hanno partecipato a concorsi e rassegne in varie parti della Toscana e d’Italia. Per citarne alcuni, la corale si è recata a Cervignano nel Friuli, a Vallecorsa in provincia di Frosinone, a Cutigliano, a Mantova e a Prato.

     

    L’anno prossimo ricorrerà il centenario della fondazione. Sono previsti dei festeggiamenti particolari, anche se ancora, ovviamente tutti i dettagli devono essere ancora messi a punto.

     

    Il prossimo 21 ottobre, la Schola Cantorum sarà impegnata in una esibizione presso la Basilica della Verna e il 28 dello stesso mese, a Poggibonsi si terrà un concerto con tutti i canti patriottici per la Vittoria della Grande Guerra.

     

    “A me piace molto la musica. Apprezzo il senso di aggregazione che viene a crearsi. Si prova una grande soddisfazione quando riesci a portare in fondo un pezzo difficile", ci dice Alessio alla conclusione della nostra chiacchierata.

     

    Un ringraziamento particolare e sincero va al maestro Gragnoli, colui che da ben ventidue anni dirige il coro. Persona stupenda che mette un grande impegno e cuore nel compiere questo ruolo.

    di Jessica Nardi

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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