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sabato 20 Aprile 2024
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    Depuratore Gentilino: il “super amministratore” bacchetta Comune e Publiacqua

    Germano Miliani ricostruisce ritardi e perdite di tempo: "Ripresentato progetto... di due anni e mezzo fa"

    SAN CASCIANO – La questione del depuratore delle acque reflue a servizio del quartiere di Gentilino sembra, finalmente, essere arrivata alla svolta finale.

     

    Ma c'è anche chi, come il "super amministratore" della lottizzazione, ovvero l'amministatore dei condomini (il "super condominio"), Germano Miliani, all'indomani dell'incontro fra Comune di San Casciano, Publiacqua e Comitato del Gentilino, vuol chiarire alcuni punti.

     

     

    "Quale rappresentante di una delle parti coinvolte – dice Miliani – ossia il supercondominio per la gestione del medesimo impianto di depurazione sento il dovere, sia professionalmente che personalmente, di fare luce su alcuni aspetti. Per il rispetto della verità e di chi ha lavorato con passione ed energia per il raggiungimento di un obiettivo che a questo punto finalmente sembra non essere più molto lontano".

     

    "Mi riferisco in particolare – tiene a dire Miliani – all’instancabile presidente del Comitato del Gentilino, Venzi Luigi, referente principale delle istanze avanzate dagli abitanti del quartiere in merito alla questione, nonché a tutti coloro che hanno collaborato al buon esito della causa, residenti stessi e tecnici professionisti come l’avvocato Silvia Cecchi per l’impeccabile supporto legale e l'ingegner Giovanni Chiostrini per la (molto) competente assistenza tecnica".

     

    "Innanzitutto – spiega – mi preme far notare che la soluzione progettuale esposta dal gestore del servizio idrico, Publiacqua spa, nell’ultimo incontro ufficiale tenutosi il 19 ottobre scorso coincide con la primissima proposta avanzata dalla stessa società, per quanto riguarda la linea delle acque reflue ed il posizionamento della stazione di sollevamento, proposta risalente addirittura alla metà dell’anno 2016  (due anni e mezzo fa), che il sottoscritto presentò sommariamente all’assemblea dei condòmini nella seduta del 26 luglio 2016".

     

    Insomma, tanta attesa per la stessa soluzione: "Tale idea progettuale – ricorda Miliani – fu accolta da tutti positivamente e riaccese le speranze di tutti per una pronta definizione della questione. Tanto che con una nota ufficiale del legale del condominio, già in data 21 giugno 2017, furono messe a disposizione dell’ente gestore le aree interessate dalle opere (i cosiddetti "accordi bonari"). Da tale data, secondo quanto riportato nell’Atto di Transazione sottoscritto fra le parti (Publiacqua, Comune, Supercondominio e proprietà Cateni), sarebbero dovuti decorrere i dieci mesi quale temine per l’inizio dei lavori, termine, oggi, faccio notare, abbondantemente superato".
     

    "Sennonché Publiacqua – riprende Miliani – poco tempo dopo la sottoscrizione dell’atto di transazione, ritirò inaspettatamente la proposta a causa, questa fu la motivazione, dell’esistenza di presunti problemi di ordine tecnico-esecutivo che oggi sembrano essere fortunatamente superati. Dopo tale ritrattazione sono state presentate dal gestore almeno altre tre versioni progettuali esposte sommariamente in incontri vari, uno anche nella loro sede di Firenze, risultate tutte poco convincenti nella sostanza ed anche devo osservare nella forma mancando, tutte, di un supporto documentale minimo".

     

    "Tali fatti – rimarca – hanno indubbiamente rotto o almeno modificato gli equilibri preesistenti fra le parti, equilibri basati sulla reciproca fiducia ed in particolare sulla totale fiducia rimessa dal soggetto "debole", l’utente finale, nei confronti dei soggetti "forti", al punto da indurre il primo ad attivarsi ed a mettere mano al portafoglio per incaricare un professionista per farsi tutelare da un punto di vista tecnico e per elaborare una propria proposta progettuale, viste le carenze dell’ente preposto".

     

    "La proposta studiata dall’ingegner Chiostrini – sottolinea – su incarico del Supercondominio e con l’avallo del Comitato del Gentilino, l’unica devo dire ben documentata fra tutte quelle messe in campo, pur essendo stata presa in scarsa considerazione dalle controparti, ha avuto almeno il grande merito di contribuire a riportare l’ente di gestione sulle posizioni iniziali, ossia come visto sopra a riproporre il primo impianto progettuale".
     

    "Detto questo – continua il "super amministratore" – non appena ricevuta da Publiacqua, come promesso nell’ultimo incontro, la documentazione descrittiva della soluzione progettuale definitiva del lavoro che intendono realizzare, non tarderò ad esporla ai residenti del quartiere con molto piacere, ritenendolo comunque un buon risultato, seppur con l’ingrato compito di dover dissipare ogni speranza in un imminente inizio dei lavori".

     

    "Rimango comunque fiducioso – conclude – che qualcuno, almeno in questa fase conclusiva e sulla base delle argomentazioni qui esposte, si attivi concretamente perché l’inizio dei lavori venga anticipato il più possibile nell’interesse dei residenti del quartiere".  

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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