IMPRUNETA – Rabbia, amarezza, tristezza: sono questi i sentimenti dominanti oggi, venerdì 7 dicembre, in via delle Fornaci, ad Impruneta.
Infatti, tra le 8.30 e le 9.15 sono stati svaligiati due appartamenti, i cui ingressi danno direttamente sulla strada, una delle principali arterie imprunetine.
La disperazione delle famiglie è tanta, sia per il valore della refurtiva sia per come hanno trovato le loro case al loro ritorno: completamente sottosopra.
Ma andiamo con ordine.
I due appartamenti, i cui ingressi sono al piano terra, sono confinanti, e l’unica via di fuga è proprio la strada, via delle Fornaci appunto.
Secondo le ricostruzioni, intorno alle 8.30.8.45, esce una padrona di casa, l’altra era già uscita. Entrambi gli appartamenti rimangono vuoti, se non per la presenza di un cane in uno degli appartamenti.
Quando una proprietaria torna in casa, verso le 9.15..9.30, immediatamente dà l’allarme: le porte finestre di entrambe le case sono state forzate, qualcuno è entrato.
La sorpresa, terribile, all’interno degli appartamenti: completamente devastati e sottosopra.
Subito sono accorsi i carabinieri, che hanno aperto le indagini.
Sembrerebbe una storia come tante, di quelle che ultimamente, purtroppo, inondano le nostre pagine, se non fosse per la refurtiva.
Infatti oltre a contanti (per fortuna pochi), oggetti d’oro (purtroppo molti) “c’era anche l’anello di mio padre, un ricordo inestimabile per me”, computer, e molto altro, in una delle due case è stata rubata la fuciliera. Esatto, non solo i fucili, tutta la vetrina.
Sempre secondo le ipotesi, i ladri avrebbero provato ad aprire la vetrina con i fucili all’interno, e non riuscendoci, hanno portato via tutto il mobile.
Data la quantità di refurtiva e la sua dimensione, sembrerebbe che i malviventi abbiano parcheggiato la macchina tranquillamente davanti agli appartamenti, svaligiato, e ripartiti indisturbati.
Attualmente le indagini sono in corso, nel pomeriggio dovrebbero essere prese le impronte digitali per provare a identificare i colpevoli.
Fino a sopralluoghi finiti le famiglie non possono nemmeno entrare in casa loro. Come se, essere derubati delle proprie cose e dei propri ricordi, non fosse abbastanza.
di Costanza Masini
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