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martedì 23 Aprile 2024
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    S.M.S. San Polo, storica successione: dopo 33 anni il presidente Mariani lascia

    Insieme a lui tutto il gruppo dirigente. I ricordi di oltre tre decenni di impegno sociale per il paese

    SAN POLO (GREVE IN CHIANTI) – Dopo 33 lunghi anni si è dimesso Paolo Mariani, presidente dell’S.M.S. L’Unione di San Polo in Chianti, insieme al vicepresidente Claudio Rossini, al cassiere Ferdinando Salvadori e a tutto il consiglio.

    Mercoledì 28 novembre è stato eletto il nuovo consiglio del circolo, presieduto da Riccardo Spulcioni e formato dal vicepresidente Stefano Bucci, cassiere Tiziano Ombri e segretaria Sara Bruni.

    Mariani, nel consiglio dell’S.M.S. dall’età di 18 anni, dopo un lunghissimo periodo alla guida del circolo, ci racconta la storia di questi 33 anni.

    Delle innumerevoli cose che sono state fatte grazie alla sua dedizione e a quella dei volontari, e di come il circolo ricreativo abbia cambiato volto e sia cresciuto, offrendo a San Polo un luogo di aggregazione, ma anche di servizi e Pubblica Assistenza.

    È proprio nel 1985 che Paolo Mariani viene nominato per la prima volta presidente dagli altri membri del consiglio.

    “In quell’anno – racconta – venne a mancare l’allora presidente, e noi consiglieri ci riunimmo per discutere sul da farsi. Tra i consiglieri c’erano tanti giovani della mia età, ma io avevo da poco ottenuto la patente di cinematografo e, per mandare avanti il cinema che c’era allora, serviva qualcuno che fosse autorizzato. Per questo, ma non solo, il consiglio scelse di nominare me”.

    E da lì, tantissime cose sono state fatte, a partire dalla risistemazione e ristrutturazione delle stanze già esistenti e la costruzione di quello che oggi è il ristorante-pizzeria della casa del popolo.

    “Molto presto – prosegue l’ex presidente – dovemmo cessare l’attività del cinema, perché il palco e la stanza in cui proiettavamo i film non erano a norma. Così, insieme agli altri consiglieri, ci venne in mente di fare qualcosa che, come il cinema, potesse piacere a tutti: la pizza”.

    Con l’aiuto di tantissimi volontari, fu rifatto il pavimento, in marmo, che il circolo riuscì ad ottenere a buon prezzo. E poi, piano piano, furono rimesse insieme tutte le attrezzature per la cucina.

    “Fui io – continua Mariani – a comprare un piccolo forno prefabbricato, che mettemmo dove oggi c’è il bar mentre intanto, con degli amici, imparammo a fare la pizza. Nel 1987 abbiamo ottenuto l’autorizzazione per aprire la pizzeria. Iniziammo subito a farla e poi a cucinare anche dei primi, anche se solo col ragù, sempre offerto da una signora di qua”.

    Già da tempo era inoltre attivo, presso il circolo, un servizio di assistenza sanitaria e di soccorso. L’associazione era già in possesso di un’ambulanza e, grazie anche all’attività della pizzeria, che fin dall’inizio rendeva molto bene, il consiglio iniziò a pensare alla possibile costruzione di ambulatori, in un terreno che però era già stato venduto, e che avrebbe dovuto ospitare nuove case.

    “Già tra il 1992 e il 1993 – racconta ancora Mariani – avevamo questa idea, ma non avremmo potuto realizzarla senza l’aiuto di Piero Giovannoni e dell’architetto Riccardo Stoppioni. Ci tengo molto a ringraziarli, perché fu tramite loro che riuscimmo ad acquistare lo spazio che ci interessava”.

    “Fu Giovannoni a finanziare gli infissi per gli ambulatori – prosegue – che altrimenti non ci saremmo potuti permettere dopo aver tirato su gli ambulatori; ed è stato l’architetto Stoppioni ad occuparsi gratuitamente di tutti i progetti di costruzione e ristrutturazione che in questi anni hanno interessato circolo ed S.M.S. Tutto questo non sarebbe stato possibile altrimenti”.

    E la costruzione di ambulatori non fu che l’inizio di un insieme di progetti che portò ad un ulteriore ampliamento all’interno del circolo.

    Sempre con l’aiuto di soli volontari, a partire dal 1997 furono rimessi, e poi più tardi riaperti, il bar e la terrazza; mentre tra il 1999 e il 2000 furono ristrutturate anche le stanze al piano superiore, che oggi sono usate anche per attività sportive.

    E poi la nuova pista da ballo, all’aperto, spaziosa e circondata da un ampio prato a cui è stato aggiunto l’innaffiamento automatico, la sala giochi e ancora la realizzazione di un’altra stanza con il tavolo da biliardo, oggi punto di ritrovo di molti giovani sanpolesi.

    “Ben presto – ci spiega sempre Mariani – il bar e il ristorante iniziarono a richiedere sempre più sforzi e tempo. Il bar non poteva più andare avanti con soli volontari, così iniziammo a retribuire chi stava al banco. Mentre, con gli altri volontari, prendemmo la decisione di lasciare in gestione gli ambulatori a qualcuno di fidato, del paese e che potesse dedicarsi interamente al soccorso”.

    Oggi infatti, è S.M.S. Pubblica Assistenza che gestisce gli ambulatori nati grazie al circolo, ed offre non solo servizi di soccorso, ma anche esami del sangue ogni settimana, anche a domicilio, oltre a molti altri servizi.

    “Alla luce di questi 33 anni – prosegue – di tante soddisfazioni, ma anche di tanta fatica e qualche amarezza, ho deciso che è arrivato il momento di ritirarmi e godermi un po’ di meritata tranquillità”.

    “Le cose che abbiamo fatto – conclude Paolo Mariani – sono moltissime, ma terrei a specificare che sono nate grazie allo sforzo che tante persone hanno fatto, insieme a me e mia moglie, un dato che molti non considerano. Mi sono dedicato con tutto il cuore alla costruzione di quello che c’è adesso: e spero che il consiglio appena eletto faccia altrettanto”.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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