spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 19 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Potere al Popolo: “Negata pillola del giorno dopo in farmacia Castelnuovo”

    Replica il farmacista: "Farmaco da banco reperibile ovunque". Ordine di Siena: "Non si configura reato"

    CASTELNUOVO BERARDENGA – La denuncia è arrivata da Potere al Popolo di Siena e provincia. Ed è stata confermata al Gazzettino del Chianti dalla diretta interessata, maggiorenne, che starebbe valutando anche se procedere con una denuncia.

     

    L'accusa di Potere al Popolo

     

    "Diritti violati a Castelnuovo Berardenga – inizia Potere al Popolo – dove, nell'unica farmacia del paese, è stata negata a una donna la pillola del giorno dopo".

     

    "Negli ultimi mesi – rimarca PaP – c'è un attacco trasversale e violento contro le donne in Italia, che va dal ddl Pillon all'aborto; per questo crediamo sia importante denunciare l’ennesima violazione dei diritti delle donne che ci è stata segnalata e che riguarda direttamente la comunità castelnovina. Quando in un piccolo paese come Castelnuovo Berardenga viene negata, nell’unica farmacia presente, la pillola del  giorno dopo, non si commette soltanto un reato, ma si nega il diritto all’autodeterminazione della richiedente".

     

    "La pillola del giorno dopo – spiegano ancora – in quanto contraccettivo non abortivo, non può essere negata al momento della richiesta. Qualora il medico o farmacista si rifiuti, appellandosi all’obiezione di coscienza, viene commessa illegittimità penalmente perseguibile. Questo perché la norma che disciplina l’obiezione di coscienza in ambito medico riguarda l’interruzione di gravidanza (aborto), la quale si dice cominciata a partire dall’innesto dell’ovulo nella cavità uterina".

     

    "Invece – rimarcano – la pillola del giorno dopo agisce alternativamente prevenendo l’ovulazione o, qualora l’ovulo sia già stato fecondato, modificando la cavità uterina in modo da impedire l’annidamento dell’ovulo stesso. È dunque totalmente illegittimo fare ricorso all’obiezione di coscienza. Dato che la pillola va assunta nel più breve tempo possibile, la richiedente, nel caso che ci è stato segnalato, è stata costretta a recarsi a Siena, a più di 20 km di distanza!".

     

    "Come questo caso concreto ci dimostra – denunciano – il controllo della sessualità femminile (sia esso legato a fanatismo religioso o altro) ha come risultato il controllo della vita privata delle persone e quindi, di conseguenza, della società".

     

    "L’attuale  spinta repressiva contro la sessualità femminile – dicono ancora – che non farà altro che moltiplicare episodi simili a quello riportato, è la conferma che il potere economico, politico e religioso abbiano tutto l’interesse di esercitare un controllo pervasivo delle nostre vite private, anche attraverso una delle modalità più consolidate, ovvero la negazione dei diritti femminili".

     

    "Come Potere al Popolo – concludono – non lasceremo cadere nel vuoto questa vicenda e oltre a segnalarla alle autorità competenti, vigileremo affinché non si verifichino più casi del genere".

     

    Le repliche dei farmacisti

     

    "La pillola del giorno dopo non ce l'ho per motivi di obiezione di coscienza – conferma il dottor Fabio Franceschini, titolare della farmacia di Castelnuovo Berardenga – Stiamo parlando di un farmaco da banco che si trova ovunque".

     

    Anche secondo il dottor Alessio Berti, farmacista a Castellina in Chianti e vicepresidente dell'ordine dei farmacisti di Siena e provincia, non si configurano, nel comportamento del collega castelnovino, possibilità di reato.

     

    "Niente vieta al farmacista di negarla – dice Berti – visto che non ci sono motivazioni di urgenza né di reperibilità del farmaco. Insomma, non si configura un reato di omissione di soccorso. Se il farmacista è obiettore può farlo".

     

    "Se ci fosse stata una ricetta medica urgente – evidenzia Berti – sarebbe stato diverso. Ma non mi pare sia questo ol caso".

     

    "Essendo diventata un prodotto da banco – conclude Berti – io sono abbastanza contrario ma il ministero ha deciso che non è pericolosa, il farmacista può farlo".

     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...