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venerdì 19 Aprile 2024
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    Svelato il volto della tramvia a Bagno a Ripoli: ecco le immagini del progetto

    La Linea 3.2 partirà da piazza della Libertà. Due le fermate, previste nel pian di Ripoli. In funzione dal 2023

    BAGNO A RIPOLI – Eccolo il volto della tramvia a Bagno a Ripoli, con le immagini del progetto della Linea 3.2, illustrato dai sindaci di Bagno a Ripoli e Firenze Francesco Casini e Dario Nardella, dall'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, dagli assessori comunali al tpl Paolo Frezzi e Stefano Giorgetti e dai tecnici comunali e di Tram spa durante l'assemblea pubblica di giovedì 13 dicembre in palazzo comunale.

     

    La Linea 3.2 partirà da piazza della Libertà (nodo di interscambio con la linea di collegamento tra la Fortezza da Basso e piazza San Marco, da realizzare) e arriverà in via Granacci a Bagno a Ripoli percorrendo i viali di circonvallazione fino a piazza Piave e i Lungarni fino al Ponte da Verrazzano.

     

    ASSEMBLEA – In sala consiliare, giovedì 13 dicembre

     

    Da lì, percorrendo piazza Ravenna e viale Giannotti, raggiungerà il viale Europa per poi proseguire sul territorio ripolese per circa un chilometro.

     

    La porzione di linea relativa al territorio di Bagno a Ripoli si svilupperà percorrendo l'asse centrale del viale del Pian di Ripoli e sarà dotata di due fermate, una in prossimità dell'istituto superiore Gobetti-Volta e una al capolinea in via Granacci su un'area già di proprietà comunale, oltre alla fermata in prossimità di Sorgane al confine con il territorio comunale di Firenze.

     

    A servizio della Linea verranno realizzati un parcheggio scambiatore di circa 400 posti lungo il viale, in prossimità del capolinea "su terreni naturali in parte incolti da tempo" si sottolinea; e l'area di deposito in prossimità del cimitero del Pino "in posizione defilata rispetto alla visuale principale della piana di Ripoli".

     

    IL DEPOSITO

     

    "Entrambe le opere – si specifica – saranno dotate di una progettazione architettonica di ottima qualità, presenteranno una grande attenzione ai materiali e alle finiture, e saranno inserite in un contesto “verde” ottenuto attraverso la piantumazione di numerose alberature ad alto fusto e a basso impatto paesaggistico".

     

    Il capolinea sarà dotato di una pensilina con le tamponature in policarbonato trasparente e avrà una sala d'aspetto e dei locali di servizio per il personale del tram e per la polizia municipale.

     

    A fianco al capolinea del tram verrà posizionato anche il capolinea degli autobus urbani 24, 48 e 49. Obiettivo è l'entrata in esercizio della linea nel 2023. Il progetto è stato realizzato dai tecnici di Tram spa.

     

    “Portare fino a qui il tram – dicono il sindaco Francesco Casini e l'assessore Paolo Frezzi – significa connettere Bagno a Ripoli con il centro di Firenze e i punti di maggiore interesse, con la stazione di Santa Maria Novella, l'ospedale di Careggi e l'aeroporto di Peretola”.

     

    IL DEPOSITO – Vista aerea

     

    Una soluzione ecologica e moderna, in grado di garantire tempistiche certe per gli spostamenti, “che – aggiungono – farà risparmiare ai nostri concittadini le code in auto all'ordine del giorno e ci permetterà di investire ulteriori risorse nel trasporto pubblico locale, potenziare le navette elettriche al servizio delle colline e delle frazioni più distanti dai maggiori centri abitati. Una scelta strategica per tutto il territorio di Bagno a Ripoli e l'intera area a sud di Firenze”.

     

    Sindaco e assessore ricordano che fin da questa fase di progettazione, "abbiamo richiesto che tutte le opere connesse alla tramvia, deposito incluso, siano della massima qualità architettonica e a basso impatto paesaggistico, pensate per non modificare la resa panoramica dalle nostre colline, con grande attenzione ai materiali".

     

    "E la priorità – concludono – di rendere la via di Rosano un viale alberato e l'introduzione di un sistema di piste ciclabili per la mobilità dolce. In quest'ottica il tram si preannuncia anche come uno strumento di riqualificazione urbana”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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