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venerdì 26 Aprile 2024
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    “Tramvia a Bagno a Ripoli: quanto possiamo decidere e quanto siamo solo pedine?”

    Interrogazione in consiglio comunale di Cittadinanza Attiva: "Un progetto dai molti nodi irrisolti"

    BAGNO A RIPOLI – Se ne parlerà proprio oggi, giovedì 27 dicembre, nell'ultimo consiglio comunale dell'anno. In realtà della tramvia a Bagno a Ripoli se n'è parlato molto, moltissimo, durante tutto l'anno. In particolare dal 13 dicembre, giorno di presentazione del progetto sul territorio ripolese.

     

    Un progetto che al gruppo consiliare di opposizione Per Una Cittadinanza Attiva proprio non piace. I motivi sono spiegati dettagliatamente in un'interrogazione presentata proprio in occasione dell'ultimo consiglio comunale dell'anno, a firma della capogruppo Sonia Redini.

     

    "Il territorio di Bagno Ripoli – ricorda Redini – è ritornato prepotentemente in auge per l’arrivo della tramvia, dopo esserne stato approdo preferito (2014) e poi ripudiato (2016) per ragion di partito a vantaggio di Sesto Fiorentino. Ma tutto è stato repentino, improvvisato e, purtroppo, molto raffazzonato. Per approvare il progetto definitivo della linea tramviaria piazza della Libertà-Bagno a Ripoli, infatti, il nostro Comune ha dovuto sbrigarsi, eccome!".

     

    "La giunta – prosegue Redini – aveva approvato (il 30 novembre e il 13 dicembre) le varie delibere; ora anche il consiglio dovrà fare altrettanto, perché ci sono degli impegni precisi, economici e urbanistici, legati alla realizzazione del progetto, e non ultimo la delega al Comune di Firenze per affidare e realizzare i lavori (così si allunga l’elenco delle opere programmate sul nostro territorio comunale, ma non controllate da noi…)".

     

    "Ma c’era tanta urgenza di firmare gli atti – rimarca Redini – che il nostro sindaco lo ha fatto il 20 dicembre, per non perdere i finanziamenti europei e per partecipare a quelli del MIT. Tutto, perché il piano principale era quello di realizzare prima le linee verso Sesto (Polo scientifico) e Campi, salvo poi, improvvisamente, rendersi conto che non ci sarebbe stato tempo per sviluppare quella progettazione definitiva prima del 31 dicembre 2018 e allora si è passati al piano B".

     

    "Il 13 dicembre – dice ancora – sono stati presentati alla cittadinanza una serie di rendering del tracciato, del capolinea e delle opere a servizio, senza la possibilità di una vera partecipazione al progetto, addirittura con Nardella e l’assessore regionale Ceccarelli assenti al momento delle domande dei cittadini".

     

    "Rimangono così molti nodi irrisolti in questo progetto – evidenziano da Cittadinanza Attiva – Innanzitutto la mancata integrazione con la ferrovia per ricevere i pendolari dai comuni limitrofi (Valdisieve, Valdarno e Valle dell’Arno di Fiesole). Che saranno costretti ad arrivare in auto aumentando il traffico sul nostro territorio".

     

    "Poi sul dimensionamento dei parcheggi scambiatori – si prosegue  – Se da un lato fa piacere vedere che uno dei due parcheggi previsti presso il capolinea a Bagno a Ripoli non c’è più, rimane la perplessità se siano stati fatti seri studi sui flussi di traffico per dimensionare tali parcheggi: il sindaco ha parlato di una stima 1.500 auto al giorno. Ma da quali valutazioni discendono questi dati? Basta percorrere la via di Rosano la mattina fra le 7 e le 9 per rendersi conto dell’afflusso di auto che arrivano dalla Valdisieve, cui si aggiungono quelli che scendono dal Valdarno. Quello che è stato tolto oggi, tornerà in un secondo tempo, magari dopo le elezioni?".

     

    "Rimane inoltre – prosegue ulteriormente – la realizzazione del deposito vagoni e officine che, dovendo servire per il futuro prolungamento della linea 3 (Campo di Marte – Rovezzano), avrà grandi dimensioni e consumerà quasi 3 ettari di suolo agricolo nel Pian di Ripoli, quando a Rovezzano potrebbe essere recuperata e riutilizzata l’area della caserma “Predieri” a quello scopo".

     

    "L’unica cosa certa – conclude Redini – è che il tempo a disposizione sarà ancora poco: a febbraio ci sarà la Conferenza dei Servizi per approvare la progettazione definitiva e per allora dovranno essere condivise proposte migliorative sul progetto. Quanto sarà disponibile a farlo questa amministrazione? L’interrogazione, che presentiamo al consiglio comunale muove da queste considerazioni e chiede soprattutto quel tempo, per un dibattito pubblico, che non c’è stato: il sindaco ha assicurato che ci saranno altri incontri. Sarà bene che ci siano, per dar modo ai cittadini di presentare proposte alternative sui diversi impatti dell’opera".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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