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sabato 20 Aprile 2024
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    L’assessore Cioni: “Cane libero a Baruffi? Le opposizioni si concentrino su altro”

    "Interdetta che si insista su una vicenda su cui ho già informato dettagliatamente la cittadinanza"

    IMPRUNETA – La questione del cane (o dei cani) che girano liberi nella zona di Quintole, vero e proprio terreno di scontro politico da mesi, registra una lunga e articolata presa di posizione da parte di Laura Cioni, assessore alla polizia municipale, tirata più volte in ballo in particolare dal gruppo di opposizione Cittadini Per.

     

    "Mi lascia alquanto interdetta – inizia Cioni – l’atteggiamento delle opposizioni che continuano ad insistere su una vicenda di cui ho già informato dettagliatamente la cittadinanza: la "vicenda cane/cani a Baruffi". Li invito a concentrarsi anche su altre questioni importanti…".

     

    "Non è compito della polizia municipale – dice – accalappiare i cani bensì dell’ufficio competente dell’Asl Veterinaria di Firenze, che sempre viene attivato in questi casi dalla stessa polizia municipale. Se un vigile decidesse di fermare un cane lo farebbe a suo rischio e pericolo in quanto, non rientrando tra i suoi compiti, non è coperto da assicurazione. È alla stessa stregua di un comune cittadino".

     

    "Ogni cittadino che avvista il cane/cani vagante/i – prosegue – è tenuto a telefonare al numero 0552011290 della centrale operativa della polizia municipale oppure, nei festivi e notturno, al numero unico 112, per l’attivazione del servizio qualificato e specializzato ovvero l'Asl Veterinaria".

     

    "Anche se i cittadini (o le opposizioni) hanno la percezione che nessuna verifica venga svolta dai vigili – rivendica – la realtà è ben diversa, perché gli stessi effettuano periodicamente e costantemente passaggi nella zona per riuscire ad avvistare il/i cane/cani, senza mai tuttavia trovarli".

     

    "Per verificare con esattezza la proprietà degli animali – continua Cioni – è necessario verificare il chip dell’iscrizione all’anagrafe canina e questo può essere effettuato solo sugli animali stessi. Serve questa prova per poter intervenire sui proprietari, veri responsabili del disagio che si è creato".

     

    "Nonostante tutto – rimarca – la polizia municipale si è attivata presso alcuni cittadini, proprietari di cani di tipo maremmani bianchi, per esortarli a fare attenzione che i propri animali non escano dalle loro proprietà. Però la polizia municipale non può elevare sanzioni amministrative e fare opportuna denuncia all’ufficio veterinario di competenza senza avere la certezza del proprietario del/dei cane/cani. Servono prove o denuncia".

     

    "Fino ad oggi – ripercorre l'assessore – nonostante petizioni e segnalazioni verbali dirette (i social non fanno testo in questi casi), nessun cittadino ha presentato alla polizia municipale, non dico una vera e propria denuncia, ma neanche una segnalazione firmata (un signore, dopo aver riportato l’aggressione del cane in questione non ha poi firmato il verbale per cui diventa inefficace e non dà luogo a procedere). La polizia municipale può intervenire – e magari porre fine a questa triste vicenda – solo a fronte di specifica e sottoscritta denuncia/segnalazione".

     

    "Si ribadisce – dice ancora – che, a norma di legge, tutte le reiterate segnalazioni di avvistamento, anche con foto, postate sulle piattaforme social di “cani liberi” non producono alcun effetto legale diretto. Prima di procedere al posizionamento di un sistema "esca" per i cani – di cui avevo parlato in precedenza – pensavo si potesse a monte risolvere la situazione con la collaborazione di tutti (in particolare i proprietari dei cani). Visto che questo non pare possibile, l’impegno che assumo come assessore sarà quella di valutare la fattibilità, con l’ufficio di veterinaria di Firenze competente in materia, in merito alla soluzione che potrebbe portare alla cattura, valutando attentamente eventuali conseguenze per i cani in questione (e altri animali liberi), di cui sarà mia premura comunicare alla cittadinanza".

     

    "Per il resto – conclude – mi pare non ci sia più nulla da aggiungere. Nel ribadire che l’attenzione della polizia municipale continua ad essere molto alta per cui continuerà nel suo capillare lavoro, rimango a disposizioni di chiunque vorrà avere un colloquio con me e la polizia municipale, come ho sempre fatto. Basta richiederlo tramite la posta istituzionale: l.cioni@comune.impruneta.fi.it".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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