BARBERINO TAVARNELLE – Bellissima l’iniziativa promossa dal Centro Infanzia “Il Melarancio”, che ha fatto avvicinare i bimbi all’arte e ha unito ancora di più la struttura al territorio.
L’asilo nido in Bustecca, aperto dal 2008 e gestito dalla cooperativa sociale Arca, è una seconda casa per i piccoli che lo frequentano: suddiviso in tre zone, veramente simili ad appartamenti, ciascuna con affaccio sul giardino, è super accogliente e curato in ogni minimo dettaglio.
Ogni anno il personale che vi opera, competente e cordiale, propone ai bambini (attualmente sono 47, con un’età compresa tra i dodici mesi e i tre anni) un tema: musica, fiaba, alimentazione.
Questo 2018/2019 si è incentrato tutto… sull’arte. Il progetto è costituito da alcune esperienze sul colore e il suo uso nelle varie tecniche. A partire dalla lettura di “Il pittore” di Gianni Rodari.
Per arrivare a tre incontri con Francesco Nesi, artista di grande talento che vive e lavora a Tavarnelle, e che si è prestato ben volentieri (oltre che gratuitamente).
Il primo appuntamento si è tenuto giovedì 8 maggio. In quest’occasione Francesco ha dipinto, su una tela bianca, il pittore descritto da Rodari. Mentre lui stesso, vestito da pittore, incarnava perfettamente il personaggio del libro. I bambini sono rimasti a bocca aperta.
E hanno partecipato in maniera attiva, suggerendo a Francesco quali colori usare di volta in volta per le varie parti della figura.
Il programma della seconda data, il 15 maggio, prevede che i bambini colorino vari pezzettini di un puzzle, che poi assembleranno nell’ultimo incontro con Francesco, fissato per il 23 maggio.
“Ispirato da un corso di formazione zonale sui canali emotivi dell’espressione – a parlare è l’educatrice Elisa Sardelli – il progetto di quest’anno rappresenta l’incontro tra nido e pittura locale. E ci auguriamo che sia solo la prima forma di coinvolgimento degli artisti del territorio”.
“Noi viviamo molto il paese – ci spiega Elisa – Per esempio, una volta all’anno organizziamo una gita al mercato, dove i bambini fanno colazione, grazie alla collaborazione con le attività locali, sempre disponibili ad aiutarci. Oppure ogni tanto andiamo a trovare i sindaci”.
“L’arte è un linguaggio che i bimbi comprendono e riproducono naturalmente – interviene Giulia Clemente, che si occupa di valorizzare la qualità educativa nei servizi 0-3 del comune – Ha un impatto tutto positivo su di loro a livello di autostima, educazione al bello e di espressione della personalità”.
“Sono contento di far parte di questa iniziativa – la parola passa a Francesco Nesi – Mi sembra un ottimo modo per avvicinare i bambini all’uso del colore. Le maestre sono state davvero brave a collegare lettura e pittura”.
“Sono rimasto piacevolmente stupito del fatto che i bambini, a soli due anni, fossero in grado di scegliere i colori – racconta – Grazie alla lettura di Rodari, conoscevano già i colori primari. Allora ho fatto scoprire loro come si ottengono quelli secondari”.
“L’arte è libertà – conclude Francesco – Nella pittura si ha la possibilità di esprimere la propria fantasia. Ed è bello vedere che un bambino usi i colori al di fuori degli schemi, esprimendo così una sua visione diversa da quella di tutti gli altri”.
di Noemi Bartalesi
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