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giovedì 25 Aprile 2024
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    Presentato il Comitato di Scopo Amici di Mondeggi Bene Comune

    Dovrebbe agevolare il dialogo con le istituzioni. Si ambisce anche a partecipare a un tavolo di trattative

    PONTE A EMA (BAGNO A RIPOLI) – E' nato ufficialmente il Comitato di Scopo Amici di Mondeggi Bene Comune, creato per fare chiarezza su alcuni punti che riguardano la tanto contesa tenuta, occupata da cinque anni abusivamente.

     

    Una occupazione abusiva che divide anche le forze politiche in campo in questa campagna elettorale: fra chi (candidato Francesco Casini in testa) tiene la barra dritta su illegalità dell'occupazione e concorrenza sleale ai danni degli agricoltori della zona (oltre che sulla convinzione dell'impossibilità di un recupero della tenuta senza un accordo pubblico-privato); e chi invece, come Sonia Redini o Antonio Matteini, lasciano ben più di una porta aperta alla comunità mondeggina. 

     

    Posizioni ribadite con chiarezza anche durante il confronto fra candidati sindaco, organizzato martedì 14 maggio dal Gazzettino del Chianti. Posizioni che, in particolare sul versante dei rapporti e della comunicazione, potrebbero modificarsi in seguito a questa ultima novità, peraltro ampiamente annunciata da settimane.

     

    Sul "versante Mondeggi" infatti, a relazionare sulla situazione (presso presso la sede della Pubblica Assistenza Croce d’Oro di Ponte a Ema) sono stati, mercoledì 15 maggio, Roberto Checcucci e Vanni Materassi, entrambi in qualità di portavoce, Cecilia Cambi. E Giovanni Barbagli, presidente della Pubblica Assistenza di Ponte a Ema.

     

    Che hanno spiegato quale intende essere lo scopo di questo comitato, che agirà parallelamente alla comunità di Mondeggi, in suo supporto.

     

    “Questo comitato è nato per interfacciarsi con le istituzioni, aumentando l’impatto sociale che Mondeggi ha sul territorio e sulle persone” spiegano Roberto e Vanni.

     

    “Dialogando con l’amministrazione comunale e la Città Metropolitana – proseguono – avremo l’opportunità di presentare quelli che saranno i nostri progetti agricoli di Mondeggi che devono restare sul territorio con funzioni concrete, usufruibili in primo luogo ai cittadini della zona”.

     

    Attualmente la posizione della comunità di Mondeggi non permette di regolarizzare le loro attività e le vendite ma, ammettono, sarebbero disponibili a parlarne.

     

    Con il comitato, registrato nello scorso marzo, ambiscono di poter partecipare ad un tavolo di trattative, visto anche il numero di adesioni ad oggi, 271 tra cui ben 8 associazioni: Pubblica Assistenza Croce d’Oro Ponte a Ema, Rete Semi Rurali, Cooperativa Sociale Fonte Nuova, Associazione Altrarno, Popular APS, Associazione Insieme per la Terra, Comunità dell’Isolotto, Aps Orti in Terrazza.

     

    “Diverse associazioni – rimarcano – si sono avvicinate per reperire spazi per realizzare progetti loro che potrebbero vederne la realizzazione in una grande struttura quale è Mondeggi”.

     

    Il presidente Barbagli parla del sostegno che l’esperienza di Mondeggi, a suo modo di vedere, merita di avere: “Il principio di questo Comitato di Mondeggi è il bene comune, alle associazioni serve l’esperienza di questi ragazzi che hanno il diritto ad un riconoscimento sociale e meritano di sedersi intorno ad un tavolo con delle proposte, visto che in questi anni chi doveva gestire un bene di questo valore non l’ha fatto”.

     

    “La struttura del Comitato non è gerarchica e prevede un reggente temporaneo e rinnovabile e alcuni portavoce come noi” spiegano ancora i promotori.

     

    “Alla prossima, prima assemblea – annunciano in conclusione – la cui data è ancora da definire, verranno decisi reggente e portavoce”.

     

    Insomma, si parte. Vedremo per arrivare dove.

    di Silvia Rabatti

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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