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giovedì 25 Aprile 2024
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    Ex asilo delle suore di Greve: “A settembre il sindaco contatterà la proprietà”

    A dirlo il consigliere di opposizione Giuliano Sottani: "Inaccettabile che questa struttura resti in questo stato"

    GREVE IN CHIANTI – "In settembre il sindaco prenderà immediatamente contatti con la proprietà dell’immobile sito in Greve in Chianti, in via Garibaldi: l'ex asilo gestito dalle Suore per moltissimi anni, del quale tutte le mamme di Greve in Chianti hanno un bellissimo ricordo e che si trova in condizioni di totale abbandono".

     

    A dirlo è Giuliano Sottani, consigliere di opposizione del gruppo consiliare di centrodestra (Per il Cambiamento) a Greve in Chianti.

     

    "Recentemente – spiega Sottani – i due cancelli di via Garibaldi e di Via Maestro da Greve sono chiusi da catene e lucchetti per impedire l'accesso, stante la pericolosità soprattutto del tetto che potrebbe crollare".

     

    "Sono passati 10 anni dalla chiusura – rimarca – e nulla è stato fatto. Così l'immobile versa oggi in uno stato di totale abbandono. Ritengo assolutamente inaccettabile che questa bellissima struttura resti in questo stato. Il Comune si faccia promotore di tutte quelle iniziative tendenti a rimetterlo a disposizione dei cittadini grevigiani".

     

    "Devo dare atto – ammette – al sindaco ed alla giunta comunale della loro sensibilità, concordando con me sulla immediata necessità di incontro la proprietà per porre fine a questo clamoroso scandalo".

     

    "La mia proposta – rilancia Sottani – è quella di formare una commissione composta dal sindaco e da consiglieri della maggioranza e della minoranza, per un incontro urgentissimo con la proprietà. In cui richiedere con forza risposte concrete con scadenze precise".

     

    "Mamme e cittadini del comune di Greve in Chianti – conclude – condividono la urgente necessità di un interessamento continuo per la riapertura dell’immobile. Vogliamo inoltre discutere con la proprietà per la destinazione futura dell’ex asilo delle suore, perché non venga venduto a privati ma mantenga un funzione sociale".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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