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venerdì 29 Marzo 2024
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    Patentino digitale, primo progetto in Toscana nella scuola media di San Casciano

    "Ippolito Nievo": 66 studenti hanno ottenuto il patentino per l'uso consapevole e responsabile di web e social

    SAN CASCIANO – Navigare in rete a vista? No Grazie. Da oggi 66 studenti della scuola media Ippolito Nievo di San Casciano lo faranno con consapevolezza e responsabilità.

     

    Al termine di un percorso formativo di 8 ore in classe e di un test conclusivo che ne ha verificato le conoscenze acquisite, gli studenti delle prime A, B e D hanno ottenuto il patentino digitale per l’uso corretto del web e dei social.

     

    L’iniziativa nasce da un progetto pioniere, ideato e promosso dal Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni, in collaborazione con l’Istituto comprensivo "Il Principe", che ha introdotto in forma sperimentale in tre scuole della Toscana, tra cui quella di San Casciano, un percorso formativo e innovativo di media education, incentrato sulla navigazione consapevole in rete.

     

    Il patentino digitale si è proposto l’obiettivo di fornire agli adolescenti che si affacciano al mondo del web e dei social, un quadro generale di competenze necessarie a navigare con responsabilità.

     

    Il ciclo di lezioni è stato preceduto da una serie di incontri, finalizzati a predisporre una riflessione sul tema, rivolti agli insegnanti e alle famiglie e proseguirà con la realizzazione di ulteriori workshop studiati ad hoc per i docenti e i genitori in modo da creare un modello di formazione sempre più esteso. La seconda fase dell’attività prenderà avvio a gennaio 2020. 

     

     

    Il progetto e le sue finalità

     

    Se nell’era della cultura digitale di internet non si può fare a meno, il Chianti, dove la campagna invita a mitigarne gli effetti, insegna modalità e limitazioni per accedervi correttamente attraverso il conseguimento del patentino digitale.

     

    Gli effetti dell’odio online e i modi per contrastarlo (hate speech, cyberbullismo, sexting, grooming), le implicazioni psicologiche e le modalità di contrasto, l’uso dello smartphone e del denaro online, il sapersi raccontare sui social e pubblicare contenuti non offensivi, la sicurezza, la privacy e le tutele, le responsabilità genitoriali e comportamentali.

     

    Sono questi alcuni dei temi sui quali gli studenti, gli insegnanti e le famiglie si sono confrontati con gli esperti del settore che hanno guidato il percorso formativo, un’equipe di professionisti del settore tra comunicatori e agenti della Polizia postale.

     

    Competenze di vario genere che hanno spaziato dalla sfera tecnico-giuridica a quella digitale e comunicativa, sono state illustrate con il supporto di materiale video allo scopo di trasmettere criteri e indicazioni teoriche e pratiche per un uso consapevole e responsabile dei social e del web.

     

    All’iniziativa, lanciata per la prima volta in Toscana dal Corecom in collaborazione con Regione Toscana, Polizia postale, Istituto degli Innocenti di Firenze e Ufficio scolastico regionale, ha aderito l’Istituto comprensivo "Il Principe" diretto da Marco Poli ed è stato accolto dal Comune di San Casciano che, insieme alla scuola, ne seguirà le fasi successive invitando le famiglie a frequentare il ciclo di incontri previsti nel 2020.

     

     

    I commenti

     

    “Il patentino digitale – sono le parole di Enzo Brogi, presidente del Corecom della Toscana -cerca di rispondere ad un bisogno di formazione e di alfabetizzazione, che abbiamo riscontrato essere molto avvertito da parte dei giovani, delle loro famiglie e degli insegnanti, con un percorso educativo costruito su misura per ragazze e ragazzi che si stanno affacciando al mondo digitale anche in modo autonomo, attraverso uno strumento tipicamente personale come lo smartphone, ormai in mano alla stragrande maggioranza degli studenti delle scuole medie".

     

    "Siamo riusciti – prosegue Brogi – a mettere insieme i soggetti istituzionali (Corecom, Regione Toscana, Polizia postale, Istituto degli Innocenti, Ufficio scolastico regionale) che nel tempo hanno realizzato interventi di educazione all’uso consapevole del web in un progetto unico e coerente. Così come la patente di guida non ci protegge di per sé dai pericoli della strada, ma certifica che abbiamo acquisito un bagaglio minimo di competenze per muoverci con consapevolezza, ci auguriamo che il patentino digitale serva a far crescere in queste ragazze e ragazzi una cultura della responsabilità e una cura attenta della propria presenza online”.

     

    “Il problema è presente in tutti i contesti, anche in quello scolastico – aggiunge il dirigente scolastico Marco Poli – i ragazzi tendono ad usare internet senza criteri, non conoscendo i rischi e i pericoli reali di accedere al web e imbattersi nelle declinazioni più negative dell’utilizzo della rete. Anche la presenza dei social, elemento ormai costante della nostra quotidianità, invita ad entrare in contatto con notizie, persone e una molteplicità di contenuti che ci espone all’esterno come utente web attivo e passivo".

     

    "L’obiettivo della scuola – rimarca Poli – è quello di introdurre e applicare nelle metodologie didattiche le importanti potenzialità dell’innovazione tecnologia, fondamentali per la crescita di ogni studente, ma è anche quello di insegnare a gestire il proprio rapporto con la rete. Abbiamo accolto il progetto del Corecom perché crediamo nel valore della formazione e il patentino digitale può, in questo senso, fornire un bagaglio di conoscenze utili a muoversi con cautela e intelligenza nel mondo di internet. Chi sa come usare certi strumenti saprà sviluppare un pensiero più critico e autonomo sulle risorse del web”.

     

    Alla consegna del patentino hanno preso parte anche il sindaco Roberto Ciappi e l’assessore alle politiche formative Elisabetta Masti.

     

    “Da anni lavoriamo sulla sensibilizzazione e la diffusione di temi che interessano la genitorialità – prosegue il sindaco Ciappi – al fianco di esperti, docenti e psicologi. Per affrontare temi che toccano da vicino e nella quotidianità le famiglie e il rapporto filiale tra cui cyberbullismo, bullismo, sessualità lavoriamo sul contatto diretto con i genitori invitati a partecipare ad uno specifico calendario di incontri che proponiamo in forma annuale; interveniamo sulla prevenzione con progetti mirati e inclusivi in stretta collaborazione con l’Istituto comprensivo che finanzia uno psicologo all’interno della scuola. Occorre tenere alta l’attenzione, è una battaglia che si può vincere solo attivando una sinergia tra istituzioni e cittadini".

     

    "E i primi a dare l’esempio sul piano comportamentale – conclude – dovremmo essere noi adulti. Certamente nessuno è immune dai rischi di internet, ma conoscere le conseguenze dei propri comportamenti rappresenta un primo importantissimo passo nella condivisione di un modello formativo volto ad offrire un’occasione di discussione, riflessione e apprendimento per genitori e figli”.

    di REDAZIONE

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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