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venerdì 19 Aprile 2024
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    Antonio Petrocelli: monsignor Luigi Cavallo (in “The new Pope”) si racconta

    Il Gazzettino incontra l'attore, sancascianese "acquisito", che svela il suo incontro con Paolo Sorrentino. E non solo...

    SAN CASCIANO – Venerdì 10 gennaio ha debuttato, con i primi due episodi su Sky Atlantic, la serie televisiva “The New Pope”, diretta dal regista, Premio Oscar, Paolo Sorrentino.

    Nel cast della serie, tra i tanti attori di fama internazionale come John Malkovich, Jude Law, Thomas Arana e la guest star Sharon Stone, anche grandi nomi del cinema italiano.

    Come Silvio Orlando, Massimo Ghini e l’attore lucano, ma ormai sancascianese a tutti gli effetti, Antonio Petrocelli, nel ruolo di monsignor Luigi Cavallo.

    Lo abbiamo incontrato per farci raccontare il suo incontro con il regista Paolo Sorrentino, la soddisfazione per questo nuovo ruolo televisivo, il rapporto con gli altri attori.

    “Paolo Sorrentino l’ho conosciuto quando nessuno lo conosceva – ci confessa Antonio Petrocelli – quando era un giovanissimo scrittore di sceneggiature, che conobbi nel 1997 alla premiazione del Premio Solinas, il premio piĂą importante per la scrittura cinematografica. Io fui premiato per un racconto cinematografico e lui come vincitore per la sceneggiatura”.

    “Paolo vinse quel premio per tre anni di seguito – continua Petrocelli – mettendosi da subito in evidenza come ragazzo prodigio per la scrittura che pensava giĂ  a fare il cinema. E in quegli anni condivisi con lui anche una casa a Roma”.

    Un’amicizia quindi di lunga data e una stima reciproca, al punto che Petrocelli era stato già contattato dal Sorrentino per i film “Il Divo” e “La Grande Bellezza”, quest’ultimo vincitore del Premio Oscar come film straniero nel 2014.

    Ma se in quelle due occasioni Petrocelli decise di non partecipare al cast, questa volta quando Sorrentino l’ha chiamato, nel 2018, per fare un provino in inglese per la serie “The New Pope”, Antonio ha accettato.

    “Inizialmente il ruolo del personaggio per cui avevo fatto il provino – ci spiega Antonio Petrocelli – è stato affidato ad un altro attore; ma poi, quando è venuto a mancare un attore per altri impegni, sono stato io a sostituirlo nel ruolo del personaggio di monsignor Luigi Cavallo”.

    Nella serie il cardinale Voiello, interpretato da Silvio Orlando, ha un segretario personale, monsignor Luigi Cavallo appunto, che lo segue come un’ombra. E sicuramente il regista ha scelto Petrocelli in questo ruolo pensando alla coppia perfetta che questi due attori avevano già messo in scena in film come “La scuola”, “Il portaborse”, “Un paese quasi perfetto”.

    Silvio Orlando, un collega ed un amico, che per Antonio Petrocelli ha in un cast poderoso come questo una capacitĂ  di scena ed una facilitĂ  di rappresentare quasi mostruosa, unica, senza nulla togliere agli altri attori protagonisti.

    “Il mio personaggio – continua Antonio – Sorrentino l’ha costruito intorno a me, pensando all’attore che sono: di cabaret e di commedia. E anche se ho dovuto seguire una sceneggiatura rigorosa, allo stesso tempo sono stato libero nell’interpretazione, tanto che lo stesso Sorrentino non mi ha mai detto quello che dovessi fare”.

    Un personaggio secondario nella storia, quello di Antonio Petrocelli, ma che il regista ha voluto presente in tutta la storia.

    Un personaggio bieco, oscuro, dedito agli intrighi di Palazzo, sempre ai comandi del cardinale Voiello, molto serioso ma che fa anche ridere.

    “Per me è l’esperienza piĂą importante che ho fatto – ci confessa Antonio Petrocelli – perchĂ© per la prima volta ho trovato un regista che mi ha consegnato il personaggio e mi ha lasciato libero di esprimermi. E io questa libertĂ  l’ho utilizzata per dare il meglio di me”.

    “Paolo Sorrentino – ci spiega ancora Antonio Petrocelli – è un regista che mette tutto se stesso in quello che scrive, ma poi consegna agli attori la storia perchĂ© siano loro a creare quella linfa vitale alla rappresentazione. Attraverso il loro corpo e la loro voce”.

    GiĂ  tante le manifestazioni di apprezzamento dal mondo del cinema per questo nuovo ruolo appena interpretato.

    L’attore conclude raccontandoci un episodio, durante le riprese a CinecittĂ , regalandoci l’emozione di un momento che solo il cinema sa dare: “Ero a pranzo a CinecittĂ  con Silvio Orlando, a tavola con i soliti cestini da pranzo che danno agli attori. Io ero di spalle all’entrata della stanza e, mentre parlavamo, vedo Silvio alzarsi improvvisamente perchĂ© qualcuno sta entrando. E’ una donna. Silvio le stringe la mano. Poi la donna si volta verso di me mi stringe la mano e dice… Sharon, I love you men!”.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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