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venerdì 19 Aprile 2024
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    Si sono introdotti dentro la casella e-mail chiedendo soldi ai contatti presenti nella rubrica

    TAVARNELLE-BARBERINO VAL D'ELSA – Quello ai danni dell’associazione Auser Volontariato Insieme di Tavarnelle e Barberino Val d’Elsa è stato un vero e proprio tentativo di truffa.

     

    Truffa della quale si sente parlare spesso in televisione e che, con l’inarrestabile avanzata delle nuove tecnologie, si sta diffondendo sempre di più.

     

    Si tratta di pirateria informatica: scoperta la password, i pirati informatici riescono ad entrare nella posta elettronica altrui e, appropriandosi dell’identità digitale del truffato, inviano delle e-mail ai contatti salvati in rubrica, per chiedere dei soldi.

     

    È ciò che è accaduto una ventina di giorni fa, per mano di ignoti, all’indirizzo e-mail dell’Auser di Tavarnelle e Barberino.

     

    E non senza danni: non potendo accedere alla propria posta elettronica, l’associazione, rimasta isolata e priva di contatti, ha dovuto creare un nuovo indirizzo e-mail.

     

    Paolo Pandolfi, presidente dell’associazione, ci tiene a spiegare al Gazzettino del Chianti quanto è accaduto. Anche per informare della nuova mail dell'Auser.

     

    “Tutto è cominciato il 9 luglio alle 10.10 di mattina – inizia Paolo Pandolfi – quando sono arrivate telefonate per avvertirmi del fatto che erano state inviate strane e-mail dalla nostra posta elettronica a molti dei contatti salvati in rubrica”.

     

    “In queste e-mail – prosegue – si diceva che mi trovavo a Barcellona senza soldi e che, per poter rientrare in Italia con l’aereo, avevo bisogno di un aiuto economico. Era specificato anche il modo in cui versare il denaro”.

     

    Un "classico": avevamo dato conto di un tentativo del genere anche alcune settimane fa. Ce l'aveva raccontato una donna di Greve in Chianti.

     

    “Fortunatamente – prosegue – non ho avuto notizia di persone che abbiano inviato il denaro. Ma per precauzione, lo stesso pomeriggio, sono andato dai carabinieri e ho sporto denuncia: sono attualmente in corso le indagini”.

     

    “Il giorno successivo – continua Pandolfi – abbiamo fatto una segnalazione via fax a Google Italia, che ha sede a Milano: abbiamo inviato la descrizione dell’avvenuto, con in allegato il testo dell’e-mail truffaldina e la denuncia. Tuttavia non abbiamo ricevuto alcuna risposta in proposito”.

     

    “A lungo – spiega il presidente dell’Auser di Tavarnelle e Barberino Val d’Elsa – sia un informatico sia io personalmente, attraverso le procedure indicate da Google, abbiamo tentato di recuperare il dominio di posta”.

     

    “Nonostante i numerosi tentativi – dice a malincuore – ci siamo visti costretti a creare un nuovo indirizzo e-mail, che è auser.volontariatoinsieme.taba@gmail.com, comunicato immediatamente ad alcuni contatti ancora presenti sul mio vecchio telefono”.

     

    “E da ora in avanti staremo molto attenti – annuncia – cambieremo di frequente la password, onde evitare che questo spiacevole episodio si ripeta”.

     

    “Infatti – dichiara – oltre alla notevole perdita di tempo, ha provocato dei danni, non fisici né economici, ma di immagine: ogni tipo di comunicazione è stata bloccata e l’associazione è rimasta isolata per un periodo”.

     

    “Inoltre – ricorda – per parecchi giorni non abbiamo potuto ricevere, come di consueto, i comunicati e le notizie da Auser Nazionale, dai Comuni di Tavarnelle e Barberino Val d’Elsa e dalla Provincia di Firenze”.

     

    “Mi auguro che ciò non accada ad altri – conclude Paolo Pandolfi – Ma la polizia postale ci ha rivelato che è un fenomeno parecchio diffuso: in fondo i truffatori, facendo tutto per via telematica, non devono sostenere alcun tipo di costo”.

    di Noemi Bartalesi

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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