IMPRUNETA – Mettono in chiaro di non aver in nessun modo messo in discussione la professionalità del notaio Pia Moccia nella scelta dei giurati dell'88esima edizione della Festa dell'Uva di Impruneta. Ma, allo stesso tempo, continuano a chiedere chiarimenti.
I rionali delle Sante Marie hanno scritto di nuovo alla professionista, dopo la prima lettera che aveva suscitato l'amarezza da parte del notaio.
A scrivere è Giacomo Bandinelli (in foto) "in qualità di vice presidente del rione delle Sante Marie – si legge – a nome dell'intera associazione rionale. E intendiamo innanzi tutto ringraziarla per aver celermente dato riscontro alla richiesta formulata dalle Sante Marie in ordine alla composizione della giuria di cui alla 88esima Festa dell'Uva".
Manca la firma della presidente del rione, Ornella Martucci di Scarfizzi, presidente anche dell'Ente Festa dell'Uva e in disaccordo con la posizione espressa dal rione sulla questione.
"Tenuto conto di quanto affermato da lei pubblicamente – dicono i rionali rivolti al notaio – si comprende come insieme al mandato conferitole non le è stata consegnata la lettera di incarico, ove era espressamente scritto di non scegliere giurati della provincia di Firenze e Prato".
Una circostanza che, tornano a sottolineare, "risulta in contrasto con quanto emerso alla riunione dell'ente del 6 novembre dove, contestualmente all'apertura della busta con i nomi dei giurati, era stato comunicato a tutti i presenti che insieme al mandato, le era stata allegata anche una lettera di incarico il cui testo è stato letto in detta riunione, ove espressamente era inserito il divieto di nomina di soggetti appartenenti alla provincia di Firenze e Prato".
"Questo – sottolineano – è ciò che ad oggi il rione delle Sante Marie non comprende. Ovvero come mai detta lettera di incarico è stata letta alla riunione dell'Ente se poi non le è stata consegnata? L''Ente Festa dell'Uva dovrà fornire chiarimenti sul punto".
"Ringraziandola ancora una volta per l'eccellente lavoro svolto in occasione della festa dell'Uva scorsa – conclude il vicepresidente Bandinelli – le rinnovo ancora una volta le mie scuse non volendo in alcun modo disonorare la sua persona né tantomeno la sua professionalità".
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di Matteo Pucci
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