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venerdì 19 Aprile 2024
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    L’assessore Casamonti: “Anche sei giovani del servizio civile leggeranno per i piccoli nelle biblioteche”

    TAVARNELLE-BARBERINO VAL D'ELSA – Si riuniscono ogni settimana per decidere le letture da dedicare a quell’ora di parole liberate dalla fantasia, di racconti e storie di che prendono forma dalla voce degli adulti e diventano musica per le orecchie dei piccoli della materna di Vico d’Elsa.

     

    Provano, si confrontano per il grande spettacolo della lettura che andrà in scena tutte le settimane.

     

    Protagonisti, insieme ai bambini, sono i genitori del gruppo di lettori volontari di Tavarnelle e Barberino, sempre più numerosi e appassionati di libri da leggere e condividere con i bambini. I genitori, che arrivano a prendere giorni di ferie per entrare nella scuola di Vico d’Elsa, divertire e animare con la loro voglia di raccontare e affabulare, sono gli attori di un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più ampie tanto da coinvolgere e interessare decine di famiglie dell’area fiorentina e senese.

    Il gruppo è nato su spinta dell’Unione comunale del Chianti fiorentino che, aderendo al progetto nazionale "Nati per Leggere", ha promosso la formazione di un primo nucleo di genitori lettori volontari, inseriti in un percorso di formazione che ha permesso ai partecipanti di apprendere le tecniche di lettura ad alta voce al fianco di pedagogisti e esperti.

     

    I Comuni di Barberino e Tavarnelle mettono in primo piano la valenza sociale del progetto impiegando sei giovani del servizio civile per la lettura ad alta voce nelle biblioteche di Tavarnelle e Barberino.

     

    “Il nostro progetto di servizio civile regionale – dichiara Giulia Casamonti, assessore dell’Unione comunale con delega alle politiche giovanili – incentrato su questa finalità è stato selezionato, l’obiettivo è rendere le letture per i più piccoli un appuntamento non sporadico ma costante e programmato attraverso la voce, l’impegno e l’entusiasmo dei ragazzi del servizio civile che saranno opportunamente formati”.

     

    L’Unione comunale ha tenuto conto degli studi scientifici più recenti che sostengono che la lettura ad alta voce 0-6 aiuta il bambino nello sviluppo della capacità cognitive e relazionali, un bambino che cresce con la voce narrante dei genitori cresce felice, intelligente e con maggiori risultati nel rendimento scolastico e della socialità.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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