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venerdì 19 Aprile 2024
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    Cesare Cecchi diventa presidente: ad Andrea l’onere di gestire. La madre Anita presidente onoraria

    CASTELLINA IN CHIANTI – Dopo dieci anni di successi l’azienda vinicola Cecchi di Castellina in Chianti ha sentito l’esigenza di definire una propria nuova struttura organizzativa. Ecco quindi che Cesare e Andrea Cecchi, insieme al Cda, hanno deciso il nuovo organigramma del gruppo, per dare vita a un sistema operativo in grado di affrontare al meglio strategie, mercati, esigenze sempre più specifiche.

     

    In questo nuovo assetto, dopo aver diretto per 32 anni gli uffici commerciali Italia ed estero, Cesare Cecchi assume la carica di presidente. Una funzione comunque non avulsa dalla realtà aziendale, ma più strategica e di controllo. 

     

    Il ruolo operativo passa invece ad Andrea Cecchi, che sarà il delegato della Famiglia e responsabile nella gestione dell’Azienda, concentrando su di sé tutte le responsabilità che delegherà a sua volta, in parte, sui quadri intermedi.

     

    Alla madre Anita, andrà il ruolo di presidente onorario. La riorganizzazione interna di Cecchi si completa poi con la ridefinizione delle figure-guida dei settori commerciali e tecnici, mentre ogni azienda agraria vivrà sempre più una propria autonomia grazie alle figure che ne sono state poste a capo.

     

    “I numeri e le strategie – afferma Cesare Cecchi – danno il senso di quanto la Famiglia creda nel proprio lavoro anche con prospettive di medio-lungo termine. Ma soprattutto dimostrano la volontà di crescere in qualità e immagine prima ancora che in termini di facili e immediati ritorni economici".

     

    "Era quindi necessario – prosegue – che Andrea ed io assumessimo ruoli diversi e ancor più distinti per essere più operativi e al tempo stesso concentrati sulla strategia, la pianificazione e il controllo investendo sulla gamma di prodotti, sulla struttura commerciale, sulla comunicazione e sul livello dei collaboratori”.

     

    Dieci anni di crescita dalla scomparsa del Cavaliere Luigi Cecchi nel 2004, quando i due figli Andrea e Cesare ne assunsero la guida.

     

    Tanti sono stati i cambiamenti dal quel momento: l’acquisizione di nuove aziende, l’ampliamento e il rinnovamento dei vigneti, lo sviluppo e l’innovazione per i processi di produzione, la ricerca di nuove collaborazioni commerciali con marchi prestigiosi che hanno portato ad un costante aumento di fatturato.

     

    Tutto ciò è avvenuto in anni difficili per l’economia  in generale e in particolare per il settore del vino. La Cecchi ha affrontato però questo periodo investendo una quota consistente del fatturato, circa 35 milioni in 10 anni, corrispondente  al 12% del giro d’affari.

     

    Questa attività ha portato ad un “cambio di pelle” in termini di percezione dall’esterno con una crescente qualificazione della gamma dei propri prodotti.

     

    Oggi, l’“universo” Cecchi significa: cinque aziende Villa Cerna e la recente acquisizione Villa Rosa nel Chianti Classico, a Castellina in Chianti; il Castello Montauto a San Gimignano; Val delle Rose in Maremma; Alzatura a Montefalco, in Umbria. Oltre 300 ettari vitati (dieci anni fa erano il 40 per cento), 9 milioni circa di bottiglie sul mercato, 36 milioni di euro di fatturato annuo, 120 tra dipendenti e collaboratori, export in 60 Paesi del mondo, con recenti “acquisizioni”.

     

    Inoltre, incremento del fatturato nel mercato interno, in controtendenza per un settore che soffre sempre di più la crisi dei consumi domestici; accordi di collaborazione commerciale per la distribuzione di marchi prestigiosi non solo italiani.

     

    Un percorso che non si esaurisce però in questi numeri. Dopo l’acquisizione di un’Azienda prestigiosa come Villa Rosa, per i prossimi anni sono previsti ulteriori investimenti per la nuova cantina al Castello Montaùto e un adeguamento delle strutture a Val delle Rose in Maremma, soprattutto per l’ospitalità.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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