spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 28 Marzo 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    La Tenuta del Palagio di Campoli: “Nello scorso novembre ne abbiamo prodotto in quantità e… di qualità”

    CAMPOLI (SAN CASCIANO) – L'annata 2014 è stata forse la più difficile negli ultimi decenni per le aziende olearie del Chianti.

     

    L'attacco della mosca ha messo a dura prova la pazienza e le capacità degli agricoltori, che in molti casi hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte a un raccolto che in nessun modo poteva essere salvato.

     

    Non è il caso della Tenuta del Palagio (in foto la sua orciaia), nella campagna attorno a Campoli, in uno dei paesaggi del territorio sancascianese, come si usa dire, da cartolina.

     

    "Avete finito l'olio buono? – domanda Simone Coppi – quello fruttato, che sa di carciofo e… non riuscite più a trovarne una goccia? E pensate che lo scorso anno l'olio sia stato poco e nemmeno tanto buono?".

     

    "Sbagliato! – risponde soridento – Alla Tenuta del Palagio lo scorso novembre 2014, dopo non pochi sforzi, ne abbiamo fatto 2.500 litri. Tutto con acidità sotto 0,25%, ottenuto dai nostri oliveti di Montefolchi ad oltre 400 metri di altezza".

     

    "Venite a trovarci – conclude Coppi – e rimarrete sorpresi nell'assaggiare la bontà del nostro oro verde. Tutto Dop Chianti Classico garantito e certificato. E se vi interessa, a prezzi più contenuti, abbiamo ancora un po' di olio di produzione 2013… sempre ottimo!".

     

    Tenuta del Palagio

    Via Campoli 104 – Mercatale (San Casciano)

    055 821630055 8218157

    info@tenutadelpalagio.itwww.tenutadelpalagio.it.

     

    INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

     

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...