BARBERINO VAL D'ELSA – Fa sentire la sua voce: perché non vuole essere dimenticata. E perché le ha dato fastidio, dopo la solidarietà iniziale, veder sparire tutti. Soprattuttto le istituzioni.
Erano i primi di luglio (l'8) quando Alice Pierazzuoli, 29 anni, entrò nell'ufficio turistico del comune di Barberino Val d'Elsa, nei locali dell'ex Spazio Idea. Aveva bisogno del bagno, chiese di poterlo usare ed entrò.
Certo mai si sarebbe immaginata che, appena seduta, il water (mal installato) crollasse. Una scena che avrebbe potuto avere risvolti solo comici se non fosse stato per un "dettaglio": rompendosi la ceramica andò a tagliare profondamente una gamba della ragazza.
Risultato: una ferita profonda, prodondissima, tanto da richiedere centinaia di punti di sutura. E un tendine salvo per miracolo.
E' passato oltre un mese da quel giorno, e Alice ci racconta che "ho tolto il gesso dopo un mese, adesso sto facendo fisioterapia e la riabilitazione avrà una durata di cinque mesi".
Spera che la gamba possa ritornare alla normale funzionalità, ma una banale mattina di luglio per lei si è trasformata quasi in una tragedia.
Ma è un'altra l'amarezza che vuol fare presente: "Non vorrei che la mia storia finisse nel dimenticatoio. Non abbiamo infatti più ricevuto attenzione da parte degli enti pubblici interessati, che inizialmente invece avevano dimostrato la loro completa disponibilità".
Insomma: Comune di Barberino Val d'Elsa, se ci sei… batti un colpo… .
di Matteo Pucci
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