TAVARNELLE – "Non so in quale fantasia del vicepresidente del circolo Mcl di Tavarnelle, Paolo Conti, il Comune di Tavarnelle ce l'abbia con i proprietari dei fondi commerciali… . Un mistero".
Usa l'arma dell'ironia il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli, per replicare alle accuse del vicepresidente dell'Mcl di via Naldini sul ruolo del Comune nella probabile apertuta di una sala scommesse in paese.
"La nostra amministrazione – dice Conti fra le altre cose (clicca qui per leggere l'articolo) – potrebbe andare incontro a questo contribuente con sconti o qualche altro sistema di sgravi fino a quando non troverà per il fondo una nuova collocazione. Allora potremmo vedere il reale impegno del Comune che va oltre ai 4 righi scritti per consuetudine".
"Partiamo – dice Baroncelli – dalla mozione in consiglio comunale, approvata nei mesi scorsi all'unanimità, inerente l'inopportunità di queste attività su tutto il nostro territorio comunale: lo abbiamo detto forte e chiaro, sia a livello istituzionale che politico".
"Sull'accanimento ipotizzato da Conti in merito ai proprietari dei fondi commerciali? – Mah, che dire – risponde Baroncelli – Ricordo solo che l'amministrazione comunale ha deciso di non applicare la Tasi né su fondi commerciali, né su quelli industriali o artigianali. Non so dove Conti tiri fuori le sue notizie, ma sono evidentemente sbagliate".
Poi il sindaco torna sulla possibile apertura di questa sala scommesse, che tanti pareri negativi (a partire dalla Misericordia di Tavarnelle e Barberino) sta sollecitando: "Lo ribadisco, non siamo per nulla favorevoli questo tipo di attività, che vanno a colpire le persone più fragili, creano povertà, problemi economici, familiari e sociali".
"L'iter autorizzativo – conclude – esula dalle nostre competenze, ed è infatti a carico della Questura di Firenze: noi però ribadiamo e continueremo a ribadire la nostra contrarietà".
di Matteo Pucci
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