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sabato 20 Aprile 2024
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    I proprietari: “I vigili del fuoco non hanno trovato tracce che possano far pensare a un innesco doloso”

    IMPRUNETA –  Domenica 19 ottobre si sono spente le luci della Fiera di San Luca. Anche per chi la Fiera l’ha vissuta solo per qualche giorno, ovvero fino alla notte del 14 ottobre, quando le fiamme hanno avvolto l’intera struttura dell’autoscontro.

     

    Abbiamo parlato con Paolo Facani, uno dei proprietari, mentre era in attesa che si spegnessero le luci per portare via le ultime parti di ciò che rimane della sua giostra.

     

    Da qualche giorno avete iniziato a rimuovere quello che rimane dell’autoscontro...

    "Sì, a dire il vero fino dal pomeriggio di martedì 14 potevamo iniziare a fare pulizia, ma non avevamo le forze".

     

    Quindi la zona dove si è sviluppato l’incendio non è mai stata posta sotto sequestro?

    "No, nessun sequestro da parte delle autorità".

     

    Vi è stato detto quali sono state le cause dell’incendio?

    "I vigili del fuoco non hanno trovato nulla che potesse far pensare a un incendio doloso, tanto che s’ipotizza che sia stato un fulmine (visto il forte temporale che c'era in quelle ore), a colpire la centralina da dove poi si sono sviluppate le fiamme. Devo dire che i vigili del fuoco sono stati molto bravi a far sì che non fossero attaccate le altre strutture".

     

    E adesso?

    "Non abbiamo più neanche le lacrime, qui lavoravamo in tre famiglie, non sappiamo davvero come fare a ripartire. Purtroppo le banche non ci concedono nessun prestito perché non possediamo niente. E’ difficilissimo ripartire, in poche ore sono andati in fumo sessanta anni di duro lavoro".

     

    Avete avuto solidarietà da parte del paese?

    "Sono stati tutti eccezionali, ci sono stati vicini fin dal primo giorno ospitandoci perfino a mangiare. Anche il presidente della Fiera e il sindaco di Impruneta sono venuti a trovarci esprimendoci la loro solidarietà. Purtroppo adesso il difficile è ripartire, confidiamo in qualcuno che ci possa dare una mano".

     

    Tornerete il prossimo anno a Impruneta? Paolo allarga le braccia facendo un gran sospiro, poi ci stringe forte la mano.

     

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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