CHIANTI FIORENTINO – La prima notte in compagnia di questo maledetto "sciame sismico" nel Chianti fiorentino è trascorsa fra insonnia, preoccupazione, istinto a dormire fuori da casa (che qualcuno ha anche assecondato, in auto o in camper).
Orecchie tese, cuore in gola, un nodo che serra la bocca dello stomaco. Tutti, indistintamente, l'hanno vissuta così.
Una tregua di un paio d'ore ma poi, a partire dalla scossa più forte registrata nella nottata, 3,5 della scala Richter alle 5.07 (epicentro sempre nella stessa zona, nella campagna fra Mercatale, Montefiridolfi e Campoli), è ripartito lo stillicidio sullo stesso schema di venerdì 19 dicembre (nell'immagine la mappa delle scosse di ieri dell'INGV).
Con tre scosse successive da 3.0 in su. Insomma, un inizio di 20 dicembre surreale, vissuto da tanti inchiodati ai pc, ai tablet e agli smartphone. Per controllare l'intensità delle scosse, per "sfogarsi" sui social networx.
Amministrazioni comunali, Protezioni Civili, associazioni di volontariato al lavoro tutta la notte, garantendo presenza e vigilanza.
In particolare a San Casciano, Greve in Chianti, Tavarnelle, Barberino Val d'Elsa, Impruneta e Bagno a Ripoli. Dove la vera sfida, sperando che non ci siano novità peggiorative, adesso è vivere la quotidianità.
A San Casciano dalle 8 di questa mattina al banchino allestito sotto la Torre dell'Orologio allestito da Comune e Protezione Civile verrà distribuito un vademecum informativo.
A Greve in Chianti sono stati allestiti punti di informazione per i cittadini presidiati da personale della Protezione Civile presso la piscina ed il campo sportivo di Greve capoluogo, e nelle località di Panzano (Poggio al Rocchio), Strada in Chianti (piazza del Mercato) e San Polo in Chianti (zona giardini pubblici).
Qualcuno li ha già utilizzati per dormire fuori da casa. Per contatti, telefonare al numero 055/8546435 oppure al numero 331/6103103.
di Matteo Pucci
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