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giovedì 18 Aprile 2024
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    Documento dell’Unione comunale del partito: “Ridurre il debito condizione essenziale per fare di meglio”

    SAN CASCIANO – Nella rovente polemica fra la giunta guidata da Massimiliano Pescini e l'ex sindaco Pietro Roselli, che in questi giorni si è sviluppata sul Gazzettino del Chianti (vedi articoli in cronaca su San Casciano), è l'unione comunale del Partito democratico di San Casciano a dire la sua.

     

    "Come ogni anno – spiegano – il Pd sta lavorando insieme alla giunta, al gruppo consiliare e agli alleati di Sinistra per San Casciano per costruire un bilancio comunale che dia risposte ai cittadini in un tempo di grande difficoltà".

     

    "L'Assemblea comunale del Pd – precisano – il massimo organismo del partito, si è riunita il 16 febbraio ed ha indicato, dopo un dibattito partecipato e costruttivo, le priorità per il bilancio 2015: creare opportunità di lavoro e difendere i servizi a partire da quelli per le fasce "deboli" della popolazione continuando per quanto possibile ad incidere sulla spesa ed agendo secondo principi di equità e giustizia in materia di contribuzione".

     

    Qui arriva il motivo… del contendere: "Durante i lavori della nostra assemblea – spiegano ancora dall'unione comunale del Pd – è emerso con forza il tema dell'incidenza dell'indebitamento ereditato da stagioni passate sul bilancio in generale e investimenti futuri e servizi al cittadino in particolare".

     

    "Sullo stesso tema – entrano nello specifico – la giunta ha emesso un comunicato stampa che ha fatto molto discutere stimolando la risposta di Pietro Roselli, ex sindaco ed ex Partito democratico, che si è sentito chiamato in causa: avendola affrontata al nostro interno non vogliamo sottrarci nemmeno pubblicamente a questa discussione".

     

    "Vogliamo portare l'attenzione sul punto politicamente centrale della questione – dicono subito – per liberare risorse nell'attuale quadro di norme e regolamenti bisogna necessariamente ridurre il debito riportandolo a livelli accettabili per dare seguito ai tanti progetti che abbiamo. Per fare meglio e di più".

     

    "Negli anni Novanta in particolare – ricordano – sono state realizzate molte importanti opere attraverso l’accensione di altrettanto importanti mutui, nessuno ritiene che quelle opere siano inutili (non lo dice o scrive nemmeno la giunta, a onor del vero), esse sono rimaste a beneficio del territorio pur generando un elevato indice di indebitamento ed appesantendo ben oltre la media il nostro bilancio".

     

    "Siamo orgogliosi- precisano – che a San Casciano sia stato fatto tanto, ma non si può negare che insieme a tutte queste opere sia stata fatta anche una grossa scommessa politica su una crescita progressiva che l'economia locale, nazionale ed internazionale non hanno poi evidentemente avuto, precipitando invece nella crisi più difficile dal dopoguerra".

     

    "Il 2009 – tengono a dire – è l'anno a cui si fa spesso risalire l'inizio della difficile crisi economica che vive il nostro Paese, Massimiliano Pescini ha cominciato il suo primo mandato proprio in quell'anno ed il nostro Comune doveva restituire mutui per un ammontare preoccupante rispetto ai propri omologhi dell’area metropolitana, il tutto continuando a fare opere, senza tagliare i servizi e senza far esplodere la tassazione locale per mantenere gli impegni presi con i sancascianesi".

     

    "Una difficile missione – rivendicano – che la maggioranza e la giunta stanno portando avanti con successo e determinazione, grazie anche al lavoro del vicesindaco ed assessore al bilancio Donatella Viviani ad oggi questo debito è praticamente dimezzato ed i cittadini hanno apprezzato il modo in cui sono state investite le risorse rimanenti a giudicare dai numeri, dall'entusiasmo e dalla partecipazione con cui hanno confermato la propria fiducia al nostro partito e all'attuale sindaco appena qualche mese fa".

     

    "Noi pensiamo che non si tratti di una battaglia manichea tra formiche e cicale – continuano dal Pd – i tempi sono cambiati molto velocemente, si tratta di epoche diversissime: allora per fare opere pubbliche si prendevano i mutui, oggi tra patto di stabilità, tagli crescenti ed altri vincoli di bilancio l'unico modo per avere la possibilità di investire senza violare la legge è proprio ridurre il debito".

     

    "Noi – sottolineano – pensiamo che dai periodi di maggiore crisi si esca anche provando ad immettere risorse nell’economia, ma farlo a scapito del rimborso dei finanziamenti contratti in passato sarebbe una posizione strumentale, antistorica e di corto respiro. E’ normale che chi amministra in momenti difficili come questo, quando anche i servizi minimi vengono messi in pericolo, avrebbe preferito più lungimiranza o perlomeno più cautela in tempi nei quali tutti stavano meglio e credevano che non sarebbe mai finita".

     

    "Per quanto ci riguarda – concludono – continuiamo a supportare la giunta nel delicato lavoro che sta portando avanti, ed insistiamo sulla posizione espressa con realismo, coraggio e responsabilità dalle nostre assemblee e dai nostri organismi: risanare presto allo scopo di liberare risorse da investire per i sancascianesi il prima possibile, con l'idea di lasciare a chi ci sarà dopo di noi una comunità ricca di opportunità, con tanti servizi ed un bilancio pronto ad affrontare le sfide del futuro".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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